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    Zanardi Landi lavorerà gratis, nuovi fondi in arrivo da Roma

    Nessun compenso ma solo i rimborsi spese per il nuovo presidente della Fondazione. Torrenti: dallo Stato risorse per il restauro del porto e la copertura del fondo Cossar

    di Domenico Pecile

    UDINE. Sarà un incarico a costo zero per la Regione. Gli saranno infatti riconosciuti soltanto i rimborsi spesa per le trasferte di lavoro dalla capitale in Friuli. «È vero – commenta l’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti – per il presidente non sono previsti compensi».

    Dunque, l’insediamento alla presidenza della Fondazione Aquileia da parte di Antonio Zanardi Landi, ambasciatore e attuale consigliere diplomatico del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non porterà alcun aggravio per le casse regionali. Aspetto sicuramente non trascurabile in tempi in cui i compensi relativi a incarichi in cui il committente è l’ente pubblico sono sottoposti costantemente ai raggi x. «L’aspetto che conta di più – erano state le parole di Torrenti – riguarda comunque la crescita del sito archeologico attraverso l’attività della Fondazione».

    E la crescita di cui parla l’assessore è sicuramente legata al fatto che quella di Aquileia è la prima Fondazione di valorizzazione in Italia con partnership tra lo Stato, la Regione e il Comune di Aquileia. «Una scelta – era stato l’altro ieri il commento di Zanardi Landi – che, assieme ai contenuti dello Statuto, dimostra la lungimiranza in chiave prospettica della Fondazione». Una Fondazione, tra l’altro, che – come sostiene lo stesso assessore regionale alla Cultura – da un punto di vista finanziario gode senza dubbio di ottima salute. L’accordo raggiunto con lo Stato nel 2011 prevede infatti che la Regione garantisca annualmente alla Fondazione 2 milioni di euro, cosa che puntualmente avviene dall’anno di battesimo dell’istituzione, vale a dire dal 2008.

    Ma anche lo Stato ha garantito che interverrà per sostenere economicamente la Fondazione. «Già con l’attuale Finanziaria – sono ancora le parole di Torrenti – la Fondazione dovrebbe essere destinataria di un cospicuo finanziamento cosa che non è mai avvenuta anche se Arcus, la spa che si occupa dei Beni culturali, ha già finanziato in questi anni la Fondazione con 3 milioni e mezzo».

    L’accordo con lo Stato prevede tre fasi. Entro il 2015 saranno cantierizzati molti interventi e alle viste nella seconda fase ci sono, tra le altre, due grandi opere attese da tempo: il porto fluviale e la copertura del fondo Cossar.

    «Da un punto di vista finanziario – ripete Torrenti – la Fondazione è in ottima salute e ha accantonato tutte le somme necessarie per gli interventi previsti e progettati. La terza fase dell’accordo prevede l’acquisizione di altre aree. Va infatti precisato che la Fondazione Aquileia è l’unico caso in cui la Regione ha anche la concessione delle aree e non soltanto la gestione».

    Lo stesso Zanardi Landi non aveva nascosto il suo orgoglio di cimentarsi in questa nuova avventura anche alla luce sia dei lusinghieri successi fin qui ottenuti dalla Fondazione sia per i progetti e le idee chiare che li accompagnano, sia infine per il rilancio a tutto tondo previsto per la “piccola Roma” destinata a poter beneficiare di tutta una serie di importanti ricadute a cominciare da quelle turistiche.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    06 gennaio 2015

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