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    Restaurato il Cimitero degli Eroi di Aquileia

    Grazie alle risorse stanziate dalla Provincia di Udine, hanno riconquistato la loro originaria bellezza alcuni dei monumenti più significativi

    22/05/2015

    Hanno riconquistato la loro originaria bellezza alcuni dei monumenti più significativi situati nel Cimitero degli Eroi di Aquileia. Grazie alle risorse stanziate dalla Provincia di Udine (17 mila 500 euro), infatti, è stato possibile effettuare il restyling de “Il Crocifisso e il sacrificio del combattente” di Edmondo Furlan e de “Il Sacrificio” o anche chiamato “L’angelo della carità” di Ettore Ximenes; parte delle risorse sono state impiegate anche per il restauro del sepolcro del comandante Giovanni Randaccio. Intervento annunciato a metà gennaio, realizzato con la supervisione della Soprintendenza ai beni storici, artistici del Fvg  e concluso come da cronoprogramma in coincidenza con il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia (24 maggio 1915). All’operazione di rinnovamento dei monumenti, seguirà da parte della Provincia la manutenzione del verde con l’individuazione, grazie alle competenze dell’Orto botanico gestito da Palazzo Belgrado e alla collaborazione con l’Università di Udine, un’essenza che può resistere agli agenti infestanti caratteristici degli ambienti umidi e poco esposti al sole com’è il caso del Cimitero che si trova a ridosso della Basilica.

    “Siamo intervenuti insieme ad altre realtà (Ana di Aquileia, l’Onor Caduti, il Lions Club di Cervignano-Palmanova che ha finanziato il restauro di due croci, il Comune e la Fondazione Aquileia, la Bcc Fiumicello e Ajello oltre ad aziende private) – commenta il vicepresidente Franco Mattiussi – per ridare dignità a questa struttura, uno speciale luogo di memoria e ricordo il cui stato di conservazione ha destato forte preoccupazione. Lo spirito che ci ha guidati è stato quello di contribuire a riqualificare un sito importante affinché recuperi il lustro che merita e affinchè i giovani, visitando questo luogo, abbiano coscienza della storia e degli eventi tragici che colpirono il Friuli”. Un unico rammarico per Mattiussi: “La mancata manutenzione degli alberi per la quale si erano impegnati altri enti che rende inaccessibile l’ingresso a una parte del cimitero. Mi auguro venga effettuata al più presto”. La cerimonia ufficiale per lo scoprimento dei manufatti rinnovati è fissata per sabato 6 giugno. Fervono anche i preparativi per la mostra “Aquileia e la Grande Guerra. La città romana nelle retrovie della terza armata” organizzata da un gruppo di collezionisti locali coordinati da Alessandro Comar e allestita nella Stalla Pasqualis che raccoglierà materiali e stampe inedite in apertura domenica 24 maggio.

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