La donna, che ha commosso gli Usa, ha perso una gamba a Boston
Il 15 aprile 2013 un attentato portò morte e distruzione sul traguardo di una delle maratone più famose al mondo. Quel giorno, a Boston, lo scoppio di due ordigni causò tre morti e 275 feriti. A pochi metri da una delle due bombe c’era anche una giovane mamma di Richmond, Texas, insieme con il fidanzato e al figlio di cinque anni: Rebekah Gregory e Pete DiMartino rimasero gravemente feriti dall’esplosione, ma con il loro corpo fecero da scudo al piccolo Noah, salvandogli la vita.
La storia di Rebekah ha commosso gli Usa – lunga riabilitazione, 15 interventi chirurgici, l’amputazione della gamba sinistra, ma anche il matrimonio con Pete – e ora, grazie alla partnership tra l’Unesco Cities Marathon e @uxilia Onlus, associazione impegnata nella tutela dei soggetti deboli e dell’infanzia, la giovane americana parteciperà all’evento che il prossimo 29 marzo collegherà Cividale e Aquileia. La sua presenza in Fvg sarà particolarmente significativa perché si ricollegherà allo spirito dell’Unesco Cities Marathon, che da quest’anno è soprannominata la Maratona della Pace.
23 gennaio 2015
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