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    Razzia di motori marini: la Bassa pensa alle ronde

    Ennesima incursione ladresca. Presa di mira l’Asnat di Terzo dove stati trafugati tre fuoribordo. Due settimane fa il colpo ad Aquileia ai danni della Nautisette

    TERZO D’AQUILEIA. Ancora furti di motori nautici nella Bassa. Le associazioni lanciano l’allarme. L’ultimo raid si è verificato a Terzo di Aquileia, zona di Salmastro, località Barancole, nella notte tra domenica e lunedì. Solo 15 giorni fa c’era stato un furto anche nella città romana, dove era stato rubato un motore fuoribordo da 100 cavalli (valore 8mila euro). Ora, i soliti ignoti hanno preso di mira l’Asnat di Terzo, associazione presieduta da Dino Colinassi. Sono stati rubati tre motori fuoribordo a quattro tempi. I ladri hanno agito di notte e, dopo aver messo a segno il colpo, sono riusciti ad allontanarsi indisturbati. I proprietari delle imbarcazioni hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri. Il presidente della Nautisette di Aquileia, Maurizio Sverzut, intanto, fa sapere che la questione sicurezza sarà al centro della prossima assemblea dei soci, convocata per il 6 aprile. «In quella zona – spiega Dino Colinassi – non c’è una rete di recinzione ma soltanto un pontile che dista qualche metro dalla golena. C’è un cancello, che si apre con la chiave, per ogni pontile. Non abbiamo trovato segni di effrazione. Forse hanno scavalcato oppure si sono avvicinati con una barca. Non riusciamo a capire come abbiano fatto. Purtroppo, anche noi siamo stati presi di mira. Siamo preoccupati e sconfortati. Il traffico di motori fuoribordo è sempre più diffuso. Vengono venduti all’estero, dove non ci sono controlli e dove non è possibile risalire ai proprietari». Colinassi aggiunge: «Alcuni soci, giorni fa, avevano notato una macchina sospetta aggirarsi nella zona ma non avevano dato peso alla cosa. Un altro socio, sempre nei giorni scorsi, aveva anche visto quattro persone che, con fare sospetto, si guardavano attorno. Purtroppo, sul momento, nessuno ha pensato di riferire alle forze dell’ordine. Molto probabilmente, i ladri stavano facendo un sopralluogo. Quando entrano in azione, vanno sul sicuro. Sono decisamente molto attrezzati, si vede da come agiscono. Per quanto riguarda le telecamere, che non abbiamo, non credo servano a risolvere il problema, anche se, indubbiamente, sono un deterrente. Ci vorrebbe un vigilante ma i costi sono eccessivi per il nostro sodalizio. L’unica cosa che possiamo fare e che faremo è metterci d’accordo tra di noi per sorvegliare la zona». Anche ad Aquileia, i furti di motori sono ormai una triste realtà. «Così non si può più andare avanti – commenta Sverzut -. Il 6 aprile ci riuniremo in assemblea e affronteremo il problema sicurezza. Dovremo mettere mano al portafoglio per risolvere la questione, se vogliamo tutelarci».

    Elisa Michellut

    http://ilpiccolo.gelocal.it/

    27 marzo 2014