Tutto pronto per la rassegna internazionale di cinematografia Da oggi a sabato tanti eventi, conversazioni e presentazioni
di Elisa Michellut
AQUILEIA. La città romana è pronta per ospitare l’ottava edizione dell’Aquileia Film festival, rassegna internazionale del cinema archeologico realizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e il Comune di Aquileia.
A partire da oggi fino a sabato in programma film, conversazioni e presentazioni di libri. Ospiti d’eccezioni Paolo Matthiae, Giuliano Volpe, Alberto Angela, gradito ritorno nella città romana, Tim Slade e Daniele Morandi Bonacossi.
L’evento, che inizierà questa sera, alle 21, quest’anno si lega a filo doppio alla mostra “Volti di Palmira ad Aquileia” e vuole esplorare da diverse prospettive, attraverso film e interviste con esperti, il tema del patrimonio culturale e dell’archeologia ferita. Il commercio di antichi tesori d’arte come fonte di finanziamento di guerre, un commovente omaggio a Khaled al-Asaad, responsabile del sito di Palmira, trucidato dai miliziani dell’Isis, un viaggio in Egitto alla scoperta del tempio di Amenhophis III, la storia ultramillenaria della grandiosa Moschea di Jamé a Isfahan e la ricerca dell’antica Mahendraparvata, alle origini di Angkor: questi i temi dei film in concorso.
Sabato 29 luglio, inoltre, sarà proposta una serata evento abbinata alla mostra “Volti di Palmira ad Aquileia” con la prima italiana del film di produzione statunitense “Destruction of Memory” , del regista australiano Tim Slade, dedicato alla distruzione del patrimonio culturale nel mondo. Ci sarà anche una conversazione-intervista a Slade e a Daniele Morandi Bonacossi, professore ordinario di Archeologia del Vicino Oriente all’Università di Udine e direttore della missione archeologica a Ninive, in Iraq. Ogni serata del festival ospiterà incontri con studiosi e grandi divulgatori scientifici.
Oggi mercoledì 26 luglio interverrà l’archeologo Paolo Matthiae, scopritore della città di Ebla, mentre giovedì 27 luglio l’ospite sarà Giuliano Volpe, professore ordinario di archeologia all’Università di Foggia e presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici del MiBACT. Venerdì 28 luglio è in programma uno degli incontri più attesi: Alberto Angela, paleontologo, scrittore, conduttore di trasmissioni televisive di straordinario successo come Passaggio a Nord Ovest e Ulisse, parlerà dei suoi racconti di viaggio legati alla scoperta del patrimonio culturale nel mondo.
Da oggi fino a sabato, a partire dalle 21, saranno proiettati in piazza Capitolo, davanti alla maestosa Basilica dei Patriarchi, sei documentari scelti tra i capolavori della produzione internazionale a tema archeologico, storico, etnologico. Ancora una volta il pubblico sarà l’unico giudice dei film in concorso, tutti doppiati in italiano. Saranno i presenti a decretare con il proprio voto il vincitore del Premio Aquileia, un pregiato mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli. Nell’intervallo tra i film, riproponendo la fortunata formula degli anni precedenti, troveranno spazio “sul muricciolo” davanti al Battistero le conversazioni di Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, con studiosi, scrittori e divulgatori scientifici per far scoprire al pubblico la bellezza del sapere con un linguaggio semplice e accattivante. Per il terzo anno, in collaborazione con Arbor Sapientiae, casa editrice e di distribuzione editoriale specializzata del settore storico-archeologico, sarà anche allestito, in piazza Capitolo, un bookshop che proporrà un’ampia scelta di titoli per appassionati e studiosi.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e, in caso di pioggia, le proiezioni saranno spostate nella Sala Romana affacciata su piazza Capitolo (capienza 240 persone: assegnazione posti con ritiro del numero a partire dalle 19, all’ingresso della Sala Romana). Il Festival si aprirà questa sera, alle 21, con il docufilm di produzione tedesca (doppiato in italiano) “Tesori in cambio d’armi” che spiegherà, attraverso documenti di Interpol e FBI, come il commercio di antichi tesori d’arte finanzi la guerra e la violenza. La documentazione dimostra come i profitti derivanti dal mercato dell’antiquariato finanzino la fornitura di armi a gruppi terroristici e le tombe buddiste dell’Afghanistan o la città siriana di Palmira sono solo alcuni dei luoghi da cui provengono questi tesori.
A seguire, dopo la conversazione con Paolo Matthiae, sarà proiettato il cortometraggio “Khaled al-Asaad. Quel Giorno a Palmira”, una lunga intervista concessa al regista Alberto Castellani dal famoso archeologo siriano, responsabile del sito di Palmira, trucidato barbaramente dai miliziani dell’Isis per aver tentato di difendere quell’inestimabile patrimonio di una delle più preziose aree archeologiche del mondo. L’intervista risale a una decina di anni fa, al tempo in cui Castellani era impegnato in un programma dedicato alla regina Zenobia. Il recupero dell’intervista vuole offrire un viaggio della memoria per meditare non solo sulle macerie ma anche sul dramma umano che la Siria sta vivendo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
26 luglio 2017
http://messaggeroveneto.gelocal.it/