Aquileia, il progetto della strada che devierà i turisti è stato presentato ieri in Regione. Ma restano le polemiche e l’assessore Contin offre il suo posto a Daverio
di Elisa Michellut
AQUILEIA. Dopo mesi di attesa c’è l’ok definitivo. A settembre partirà la progettazione preliminare della nuova tangenziale est di Aquileia, che consentirà di bypassare il centro, alleggerire il traffico e risolvere le criticità nel tratto stradale che attraversa il Foro romano, dove ogni giorno, d’estate, passano in media undicimila veicoli.
Recentemente, Philippe Daverio, noto critico d’arte e conduttore televisivo, si era candidato ad “ambasciatore” della città romana nella “battaglia” per risolvere il problema del Foro, tagliato in due dalla regionale 352.
Ieri il progetto è stato presentato in Regione dall’assessore regionale alle infrastrutture, Maria Grazia Santoro. Oltre al sindaco Gabriele Spanghero, e al vicepresidente della Provincia Franco Mattiussi, erano presenti il consigliere provinciale Luciano Cicogna, il vicepresidente della Fondazione Alviano Scarel, il presidente di Fvg Strade, Giorgio Damiani.
«Abbiamo condiviso il tracciato – ha spiegato la Santoro -. La Provincia farà al Comune una richiesta formale in merito alla soluzione progettuale, condivisa da tutti gli enti interessati, e poi si procederà con la progettazione. L’opera è già coperta da finanziamento regionale. Fvg strade e la Regione hanno assicurato tutto il sostegno dal punto di vista dei permessi, in modo tale da procedere celermente».
Il progetto sarà presentato ai cittadini durante un’assemblea pubblica.
«Questa tangenziale – ha commentato Mattiussi – servirà a sgravare il traffico dalla cittadina. Sarà la prima tessera di un mosaico che porterà alla riqualificazione di Aquileia ma questo deve passare attraverso una concertazione con la popolazione».
Il sindaco ha chiesto ad Fvg Strade anche di riqualificare l’accesso alla zona industriale. Intanto, il dibattito sul futuro del Foro romano è acceso. Il consigliere provinciale del Pd ed ex vicesindaco, Cicogna, chiama in causa la Fondazione.
«Sul tema dell’attraversamento del foro – commenta – si sono espressi tutti: gli archeologi come Maurizio Buora, interessato a sfruttare la scena del Foro per la sua rievocazione storica della presa di Aquileia da parte di Attila, l’amministrazione, che giustamente antepone alle questioni di principio le esigenze della cittadinanza, la Provincia, la Regione, il mondo della cultura italiana, rappresentato da Daverio, il quale esprime una preoccupazione di fondo che non tiene conto dei problemi reali, e l’ex sindaco Puntin, che ci ricorda le mancate promesse della Soprintendenza datate anni ’70. Manca la Fondazione Aquileia, voluta dall’amministrazione per affrontare i problemi e fare sintesi tra le posizioni di Comune e Soprintendenza. Il rischio è tornare allo stesso punto di prima, quando i diversi soggetti operanti sul territorio si affrontavano e si elidevano a vicenda, senza risolvere i problemi».
L’assessore alla cultura, Luisa Contin, lancia una provocazione: «Dopo aver constatato la disponibilità di Daverio ad assumere il ruolo di
ambasciatore di Aquileia, colgo l’occasione per offrirgli il mio incarico di assessore alla cultura. Forse la sua presenza darebbe una svolta: troppi sono gli enti preposti sul piccolo territorio di Aquileia ed è difficile coinvolgere tutti nelle decisioni».
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16 giugno 2015
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