“Nell’angolo Nord-Est – spiega la professoressa Marina Rubinich – sono stati individuati due pavimenti musivi in grandi tessere, con fioroni stilizzati entro un tessuto di quadrati. I pavimenti sono pertinenti a due sale di circa 10×10 metri ciascuna”
AQUILEIA. Nelle grandi terme di Aquileia è venuto alla luce un mosaico a grandi tessere pertinente a una delle due sale quadrate (10 per 10 metri) individuate nelle precedenti campagne di scavo dagli archeologi dell’università di Udine, impegnati dal 2012 nella zona settentrionale delle Terme costantiniane.
«Nell’angolo Nord-Est – spiega la professoressa Marina Rubinich – si sono individuati due pavimenti musivi in grandi tessere, con fioroni stilizzati entro un tessuto di quadrati. I pavimenti sono pertinenti a due sale di circa 10×10 metri ciascuna; la più a Est è quadrata, l’altra è curvilinea, forse ottagonale. La forma della sala è confermata dai resti delle fondazioni risparmiate dagli spogli medievali».
In origine, continua l’archeologa, «doveva essere diversa perché un tessuto di quadrati mal si adatta a una forma ottagonale. Quindi stiamo pensando che, nella prima fase delle Terme (secondo quarto del IV sec. d.C.= I fase delle Terme), anche questa sala fosse quadrata e che solo tra la fine del IV e gli inizi del V secolo (II fase delle Terme) questa zona sia stata ristrutturata».
Lo conferma «il pavimento tagliato, ricoperto da un nuovo strato di malta e rivestito da un nuovo mosaico in tessere piccole e con una composizione centrata: un ottagono centrale sui cui lati si impostano trapezi; in uno dei trapezi si legge ancora una Nereide seduta su un Tritone. È possibile infatti che nell’ottagono centrale ci fosse la testa di Oceano».
Lo scorso dicembre, questo mosaico più tardo, molto rovinato dalle arature, è stato staccato dai restauratori per conto della Soprintendenza per i Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, consentendo così agli archeologi di scavare gli strati sottostanti e mettere in luce il mosaico a grandi tessere.
«Un tratto di mosaico a grandi tessere è ancora da scavare, ma – conclude Rubinich – la forma della stanza si vede già; la prossima settimana riusciremo anche a completare lo scavo della parte restante fra la sala ottagonale e l’aula Nord, e per ora mi riservo di non dire altro».
31 luglio 2014
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