Ad Aquileia scoppia la protesta dei piccoli diportisti. Il sindaco: Panontin si è reso conto del problema
AQUILEIA. Nella città romana scoppia la protesta dei diportisti. Navigazione sempre più difficile nelle acque del fiume Natissa e in laguna. Molte barche rischiano di rimanere incagliate, anche quelle di piccole dimensioni. Il mancato dragaggio dei canali e del fiume aquileiese crea disagi.
Anche domenica scorsa, più di qualcuno ha dovuto rinunciare alla gita in barca. In alcuni tratti, l’acqua, in condizioni di bassa marea, non supera i 70 centimetri. Intanto, la Regione e il Consorzio di bonifica stanno predisponendo un progetto per risolvere la situazione.
«E’ una vera emergenza, come nel caso dei furti – commenta il presidente di Nautisette, Maurizio Sverzut -. Il problema riguarda la zona che va dalla foce del Natissa all’isola di Montaron, dove la navigazione è compromessa per il livello del fondale, il tratto noto come “Taglio nuovo”, che fa parte della storica litoranea veneta, e il tratto urbano che va dall’ex Candia fino a piazza San Giovanni (zona municipio). Quando c’è bassa marea, l’acqua ha un’altezza massima che va dai 70 ai 100 centimetri. Anche per le barche più piccole, la navigazione è difficile. I problemi principali sono: i costi, le competenze e le normative complesse. Sono decenni che non viene effettuata una manutenzione adeguata. Ricordo che ero bambino quando ho visto, per l’ultima volta, un’operazione di dragaggio».
Aggiunge Sverzut: «Gli stessi problemi si verificano a Grado. Durante il “Perdon de Barbana”, hanno dovuto utilizzare barche più piccole per raggiungere l’isola di Barbana ed evitare di restare incagliati. Ci vorrebbe un intervento radicale dalla foce dell’Isonzo fino a Bibione. Purtroppo, chi ha le barche più grandi può uscire solo quando sale l’alta marea e, anche così, si rischia di danneggiare il motore».
Problemi si registrano anche a Marina di Aquileia, dove alcuni soci, a causa dei fondali, spiegano di aver preferito spostare le imbarcazioni altrove. Recentemente, l’assessore regionale Panontin e i tecnici del Consorzio di Bonifica, accompagnati da Sverzut e dal sindaco, hanno effettuato un sopralluogo.
«Abbiamo portato l’assessore Panontin in barca – racconta Sverzut -. Siamo anche rimasti incagliati. Ha potuto verificare di persona il problema. Ci è stato detto che stanno predisponendo un progetto». Il sindaco Scarel conferma: «Ci siamo già attivati con la Regione. Recentemente, c’è stata la visita dell’assessore Panontin e dei tecnici del Consorzio per il rifacimento degli argini lungo la riva destra del Natissa. Si sta predisponendo un progetto per rifare la golena utilizzando i fanghi del fiume. Un primo intervento sarà effettuato in quell’occasione e poi sarà necessario trovare altre risorse».
Elisa Michellut
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