IL SINDACO SPANGHERO
Il legame tra Grado e Aquileia con il resto dell’entroterra della Bassa friulana è sempre molto stretto, non tanto a livello istituzionale, quanto a livello di comunità. Per questo motivo l’Unione Territoriale Intercomunale di questi territori risulta l’operazione più logica.
Sono queste le considerazioni del sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, che precisa: «Questa Unione Territoriale rappresenterebbe il rientrare in un canone culturalmente e tradizionalmente condiviso».
Spanghero punta, inoltre, sul fatto che in ogni caso Grado è sempre stata una propaggine e lo sbocco della Bassa friulana: «Penso anche che i gradesi – osserva – si sentano maggiormente legati a questo territorio e non all’area monfalconese; non tanto a livello di istituzione ma proprio a livello di comunità».
C’è inoltre da tener presente l’aspetto relativo alle aziende sanitarie. «La riforma sanitaria – dichiara ancora il sindaco Spanghero – prevede la fusione dell’Azienda sanitaria Isontina e di quella della Bassa friulana; quindi nessun problema nemmeno sotto questo aspetto».
Fermo restando che tutti i consigli comunali (quantomeno quelli delle città di maggior rilevanza) dovranno deliberare le loro intenzioni per poter definire in tempi utili alla presentazione dell’istanza alla Regione, il primo passo lo deve fare Grado.
«Il pallino – conclude Spanghero – è ora nelle mani del sindaco Maricchio, poichè spetta prima di tutto a Grado dire con chi vuole ufficialmente stare».(an.bo.)
21 ottobre 2014