La città romana ospita sempre alle 19 una mostra speciale I capolavori del gioiello siriano e le fotografie di Elio Ciol
AQUILEIA. La mostra “Volti di Palmira ad Aquileia”, la prima esposizione in Europa dedicata a Palmira dopo le distruzioni recentemente perpetrate, sarà inaugurata questa sera, alle 19, al Museo archeologico nazionale di Aquileia, alla presenza della presidente della Regione, Debora Serracchiani. L’esposizione è stata realizzata dalla Fondazione Aquileia e dal Polo museale Fvg grazie al sostegno della Fondazione fazionale delle comunicazioni, Gruppo Danieli, Friulana Gas, Cassa Rurale Fvg e Confindustria Udine.
All’inaugurazione interverranno Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, Luca Caburlotto, direttore del Polo museale, Marta Novello, direttrice del museo, Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia, e Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione e curatore, assieme a Novello, della mostra. Questa sera sarà anche aperta, negli spazi della Domus e del Palazzo episcopale, la mostra “Sguardi su Palmira”, del maestro Elio Ciol. In piazza Capitolo, inoltre, sarà possibile ammirare la scultura “Le memorie di Zenobia”, dell’artista siriano Elias Naman. Domani, alle 17.30, al Museo archeologico, ci sarà la conferenza di Daniele Morandi Bonacossi, docente all’Università di Udine e direttore di missioni archeologiche a Ninive e Palmira.
Nelle sale del museo aquileiese sarà possibile ammirare ventiquattro preziosi reperti archeologici: sedici originali provenienti da Palmira (alcuni riuniti per la prima volta dopo la loro dispersione nelle collezioni occidentali) e otto dal Museo archeologico nazionale di Aquileia. La mostra vuole far conoscere al mondo contemporaneo gli antichi cittadini del mondo, indicandone mansioni e ruoli. Un esempio di questa forte individualità è la raffinata testa proveniente dai Musei Vaticani, in cui la mansione di sacerdote è riconoscibile dal copricapo tronco-conico (modius) considerato proprio dei sacerdoti di Bel, o la testa che arriva dalla Custodia di Terra Santa. Anche commercianti o funzionari della pubblica amministrazione saranno presenti nelle sale del museo di Aquileia, riconoscibili da un foglietto di papiro nella mano sinistra, come il rilievo del Salamallat da Gerusalemme o quello di Makkai da collezione privata. Merita citare anche il celebre universo femminile di Palmira – di cui l’illuminata regina Zenobia, colei che osò sfidare l’autorità di Roma marciando sulla capitale dell’Impero, non è che l’epigona – ben rappresentato nella mostra da cinque dame elegantemente vestite e acconciate. Il visitatore non potrà che rimanere incantato davanti all’originalità e alla ricchezza degli ornamenti delle donne palmirene, abituate a sfoggiare più bracciali simultaneamente, fibulae e diademi, e anelli su tutte le parte delle dita, come nel magnifico rilievo dal Museo Barracco. Che Palmira fosse un ricco crocevia di culture è riscontrabile dall’abbigliamento dei suoi cittadini rappresentati nella splendida lastra del Museo Tucci. La mostra resterà aperta fino al 3 ottobre.
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01 luglio 2017
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