AQUILEIA. La replica del sindaco Spanghero all’esternazione del presidente dell’Aquileia Goat, non ha provocato ulteriori risposte nel corso della riunione del Direttivo della società: «Non era quella la sede competente – afferma Goat -; l’argomento sarà affrontato nella prossima assemblea dei soci, in programma per questa sera». Non c’è, comunque aria di scontro frontale tenuto conto dei toni bassi in cui il dibattito si è svolto ed è auspicabile un aggiustamento della questione con reciproca soddisfazione.
Sul tappeto, invece, da parte della società, la soluzione del delicato problema della diaspora causato dalla “saudade” per Fiumicello di cinque giocatori facenti parte della rosa della passata stagione. A innescare l’esodo capitan Enrico Marega che dopo 14 anni ha sentito il richiamo della terra d’origine, seguito poi dal fratello Gabriele oltre che da Alberto Di Just, Daniel Cirino e Gherry Moos. Tenuto conto della partenza anche del portiere Vittor e di Raugna, sono ben sette i giocatori che la società deve rimpiazzare, un problema da non poco che chiama in causa anche l’allenatore Ivan Lepre. «Già in arrivo il portiere Paduani dal Fauglis, sono in corso – afferma il presidente – trattative per portare ad Aquileia l’attaccante Meneghel e il centrocampista Stabile, entrambi dalla Gradese, il difensore Raffaele Dean oltre a Presot e Fabris dal Turriaco». Ciliegina sulla torta potrebbe essere il trasferimento ad Aquileia per motivi di lavoro nel campo
archeologico, di un giocatore proveniente da una squadra extraregionale di serie D, per il quale è avviato un discorso per il trasferimento nelle file della società. «Speriamo di concludere anche questo ingaggio – affermazione di Goat – e poter fare un salto di qualità».
Alberto Landi
22 luglio 2015
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