Il reperto tardomedievale era stata recuperata da due pescatori davanti all’isola di San’Andrea. Presto una mostra?
AQUILEIA. Trovano una spada di epoca tardomedievale, la consegnano alla Soprintendenza per le necessarie operazioni di restauro ma, dopo oltre due anni, il prezioso reperto archeologico non è stato ancora esposto al pubblico.
Ad oggi si trova nel laboratorio di restauro del museo di Aquileia, nonostante il restauro sia già stato ultimato da tempo. A sollevare il “caso” è l’avvocato Cristiano Caracci, che si è rivolto al nostro quotidiano per segnalare quella che definisce una vera e propria anomalia.
La spada era stata recuperata nelle acque antistanti l’isola di Sant’Andrea: un caso-studio per la ricerca archeologica subacquea. A trovarla erano stati due pescatori di Marano, Adriano e Angelo Milocco. Completamente ricoperta da concrezioni marine, la spada era stata consegnata al Soprintendente Luigi Fozzati e portata ad Aquileia, dove era stata affidata alle cure dei restauratori. Al di là dell’importanza scientifica del ritrovamento, grande soddisfazione era stata espressa per la tempestiva e dettagliata denuncia e per lo spirito di collaborazione dimostrato dai due pescatori. Dopo due anni, tuttavia, il reperto non è ancora visibile e non si sa neppure dove sarà esposto.
«Se le mie informazioni non sono sbagliate – commenta Caracci – il restauro della spada medievale ripescata davanti a Marano, nel 2012, è stato da tempo ultimato. La spada, tuttavia, rimane chiusa e indisponibile nel museo di Aquileia, dove è stato eseguito il delicato lavoro di restauro e questo perché sia Marano sia Grado pretendono di poterla esporre nel proprio centro museale. Il risultato è che trascorreremo l’estate senza potere vedere il reperto. Ho telefonato al museo per avere notizie. Il restauratore mi ha risposto che il suo lavoro è stato ultimato da tempo ma che gli enti coinvolti non si sono ancora accordati per decidere dove esporre la spada. È un vero e proprio spreco».
Angelo Milocco, uno dei pescatori, dichiara: «Sarebbe giusto esporla a Marano, dove è stata trovata. Non siamo di Aquileia e nemmeno di Grado». Interpellata, la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Paola Ventura, spiega: «Confermo che il reperto si trova nel laboratorio di restauro, all’interno del museo di Aquileia. I restauratori che lavorano nella nostra sede operano per tutta la regione. La decisione di esporre o meno la spada non compete certo a noi come museo».
Il Soprintendente per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, Luigi Fozzati, annuncia che qualcosa si sta muovendo e, a breve, la vicenda sarà risolta. «Il Comune di Marano – le sue parole – sta organizzando una mostra per esporre la spada in questione, in modo tale che tutti i cittadini di Marano ma non solo possano ammirarla. Successivamente potrebbe essere definitivamente essere trasferita a Grado, nel museo del mare. Ci stiamo muovendo in questa direzione».
Elisa Michellut
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