Le opere dell’aquileiese Puntin, 82enne artista per passione, sono esposte anche in Costa d’Avorio
di Elisa Michellut
AQUILEIA. I mosaici dell’aquileiese Enzo Puntin, una vita di lavoro come tecnico nel settore elettrico e artista per passione, varcano i confini nazionali e arrivano in California, a Los Angeles, e a Morofè, in Costa d’Avorio. Una coppia, in visita nella città romana, ha regalato ad un amico di origini friulane, residente nella città degli angeli e in procinto di sposarsi, una delle creazioni più belle di Puntin, il “Nodo di Salomone”. «Stavo esponendo le mie opere in un mercatino – racconta, emozionato -. Ad un certo punto si è avvicinata una coppia. Sono rimasti colpiti dal “Nodo di Salomone” e hanno deciso di donarlo ad un amico come regalo di nozze. Lo sposo abita in America, ma ha origini friulane e, dunque, il regalo è stato particolarmente gradito».
A Morofè, in Costa d’Avorio, uno dei mosaici (“La croce della Basilica di Aquileia”) di Puntin è stato collocato all’interno della chiesa dedicata a don Silvano Cocolin e costruita grazie alle missioni diocesane. Altre creazioni made in Aquileia, attualmente, si trovano anche a Bovez e a Pirano, in Slovenia, a Maria Saal, in Austria, e in Francia, a Cologne. Puntin, 82 anni, pensionato, è nato con la passione per i mosaici, da sempre il simbolo della città romana.
Le sue opere, che realizza gratuitamente da trent’anni nel suo laboratorio, in via Rosselli, hanno fatto il giro di tutta la regione e ora sono “sbarcate” anche in America e in Africa. «Da giovane – spiega l’artista – la mia passione era la fisarmonica. Poi mi sono avvicinato alla pittura ad acquerello. Ho frequentato per cinque anni i corsi per imparare il disegno professionale. In seguito ho iniziato a creare i miei mosaici.
Il mio padrino mi ha insegnato qualche piccolo segreto del mestiere, per esempio come rompere e lavorare la pietra. Il mio primo mosaico l’ho creato a 50 anni. Per realizzarli ci metto circa un mese, poi dipende dal tipo di opera e dalla figura.
Le prime creazioni le facevo in pietra e poi ho iniziato con la pasta vitrea. Compero le pietre, le taglio con la fresa ad acqua e poi le lavoro con il martello e la pinza. Ogni volta che inizio a lavorarci per me è un meraviglioso viaggio artistico».
Le opere alle quali Puntin è più legato sono la “Croce della Basilica di Aquileia” e i due mosaici esposti in municipio, uno nella sala consiliare e l’altro, la bandiera della pace, all’esterno dell’edificio. «Ha un significato particolare – dice – anche il mosaico che ho donato alla scuola dell’infanzia della cittadina. Ho riprodotto il simbolo dell’istituto scolastico: la Pimpa». Puntin ha una grande passione per il presepe. L’anno scorso, a Treviso, ha rappresentato il Friuli Venezia Giulia ad una mostra internazionale.
21 gennaio 2015
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