Dietro la banda di rumeni sgominata dai carabinieri potrebbe nascondersi una vasta organizzazione
La banda rumena dedita al furto di motori marini sgominata dai carabinieri di Monfalcone potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un’organizzazione criminale più vasta. È quanto credono gli inquirenti. Dopo l’arresto in flagranza di reato avvenuto la scorsa notte a Pieris potrebbero aprirsi nuove piste investigative. In manette sono finiti sei cittadini rumeni senza fissa dimora di età compresa tra i 22 e i 62 anni stanziali nella zona ligure. L’accusa è furto aggravato e sono ora detenuti nel carcere di Gorizia. I ladri sono stati bloccati al termine di un inseguimento lungo la Strada statale 14 “Triestina” nel quale sono state coinvolte quattro pattuglie dell’Arma. I malviventi viaggiavano a bordo di una berlina e di una station-wagon. In quest’ultima è stato rinvenuto un fuoribordo da 100 cavalli del valore di circa 10mila euro rimosso da un’imbarcazione ormeggiata al pontile di una società di rimessaggio. Con ogni probabilità, anziché la via dell’Est Europa, la refurtiva avrebbe dovuto viaggiare in direzione opposta. Saranno gli accertamenti dell’indagine coordinata dal pm Michele Martorelli a rilevare eventuali responsabilità dei fermati nell’ambito di reati analoghi commessi in regione. L’intervento dei militari è stato frutto di un’indagine che ha richiesto una lunga attività di osservazione e pedinamento avviata già nei giorni precedenti al furto. La banda è stata tenuta sotto stretta sorveglianza da parte degli uomini del capitano Sante Picchi. Insieme al motore marino, è stata posta sotto sequestro anche la vettura utilizzata per il suo trasporto. Nel bagagliaio i carabinieri di Monfalcone hanno trovato anche una cesoia e due cacciaviti di grosse dimensioni, oltre a numerose chiavi inglesi necessarie alla rimozione del fuoribordo. Il motore verrà al più presto restituito al legittimo proprietario, un settantenne di Aquileia. Le indagini sono state supportate dagli agenti il commissariato di Polizia di Duino. L’azione sistematica di contrasto al fenomeno dei furti di motori marini fuoribordo continua. In particolare gli uomini della compagnia di Monfalcone tengono sotto controllo le darsene e le rivendite di materiale nautico nelle ore serali e notturne. Sul tema, ai cittadini, già sensibilizzati alla collaborazione, i carabinieri rivolgono l’invito a segnalare persone e mezzi sospetti che si aggirassero nei pressi delle banchine. Da dicembre sono stati numerosi i colpi messi a segno nelle società nautiche delle province di Gorizia, Trieste e Udine questo ha spinto le forze dell’ordine a rafforzare i controlli. (s.b.)