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    Aquileia, resti archeologici soffocati dall’erba alta

    Residenti e turisti lamentano una «situazione imbarazzante» nel porto fluviale. Sopralluogo della Soprintendenza

    di Elisa Michellut

    AQUILEIA. La scarsa manutenzione e l’erba alta al punto tale da coprire completamente i resti archeologici rendono impossibile, per i turisti, ammirare le bellezze della città romana. Succede ad Aquileia, in particolare nella zona del porto fluviale, di competenza della Soprintendenza, che chiede pazienza e annuncia un intervento di manutenzione straordinaria.

    A segnalare la situazione, definita «imbarazzante», un gruppo di turisti provenienti dal Trentino Alto Adige che, sabato mattina, hanno visitato la cittadina accompagnati da una guida. L’esperienza, per il gruppo, non è stata entusiasmante. Il problema è stato segnalato anche da numerosi residenti, tra cui il presidente della Pro loco, Paolo Orfeo.

    «Mi è capitato – racconta Orfeo – di fare quattro passi con un gruppo di amici. Uno di loro, guardando gli scavi, ha fatto notare che è diventato difficile perfino evitare di camminarci sopra dal momento che, a causa dell’erba alta, non si vedono neppure». A

    nna fa la guida turistica. Sabato, ha accompagnato una comitiva in visita ad Aquileia. «Ogni volta che accompagno la gente a visitare gli scavi mi vergogno – le sue parole -. Non si riesce più ad ammirare il materiale archeologico e le persone mi chiedono spiegazioni. Non si può giustificare l’erba alta un metro e mezzo. E’ imbarazzante, non so più cosa rispondere.

    La Basilica e il Museo Archeologico sono ben tenuti ma la zona scavi è un disastro, in particolare il porto fluviale. Oltre all’erba alta, che ha coperto i resti, ci sono anche la cartellonistica datata e il cancello arrugginito. Quest’anno non è mai stato fatto uno sfalcio. Abbiamo visitato anche Cividale e abbiamo trovato la città ducale ben tenuta, nessuna osservazione da fare».

    Il sindaco Scarel sottolinea che la zona è di competenza della Soprintendenza e assicura di aver sollecitato più volte un intervento. Luigi Fozzati, Soprintendente ai beni archeologici del Fvg, annuncia che oggi effettuerà un sopralluogo. «I lavori di manutenzione ordinaria per quanto concerne il taglio dell’erba – chiarisce – sono slittati, si possono fare quando arrivano i fondi. Questo discorso, tuttavia, non riguarda l’area documentata, molto particolare. Una zona umida con tanta acqua.

    E’ un grosso problema che, a partire da domani (oggi, per chi legge) cercheremo di risolvere. Ci sono strutture archeologiche in questa zona umida. Lo sfalcio e lo strappo del manto erboso possono arrecare danno ai resti. Dobbiamo individuare una strategia alternativa per garantire la conservazione. Non è più possibile operare come negli anni precedenti». Argomenta ancora Fozzati: «La presenza di acqua è aumentata in conseguenza delle piogge abbondanti che hanno caratterizzato i mesi scorsi. Dobbiamo puntare su una manutenzione di tipo straordinario che avrà luogo a giorni. Chiediamo ai turisti di avere pazienza. Stiamo lavorando per conservare le strutture archeologiche».

    20 maggio 2014
    http://messaggeroveneto.gelocal.it/