AQUILEIA. No alla fusione tra i Comuni di Aquileia e Terzo. L’ex assessore Andrea Moscatelli, che ora siede in consiglio comunale nel gruppo misto, la definisce un’ipotesi sciagurata. «Solo pochi voti hanno permesso, due anni fa, alle amministrazioni di Terzo e Aquileia di sedere dal lato maggioranza», attacca Moscatelli. «L’amministrazione aquileiese versa già da tempo in pessime condizioni. È da poco scattata l’operazione soccorso, che prevede lo sbarco delle truppe rosse di Terzo. L’idea è quella di conglobare tutti i voti degli ubbidienti di Aquileia e Terzo al momento delle ipotetiche future elezioni comunali unificate, provando a rimanere in sella ancora 5 anni».
Secondo Moscatelli il futuro di Aquileia è stato messo in secondo piano rispetto alle logiche di partito. «L’unione dei due Comuni non crea tangibili risparmi economici, ma genera un nuovo piccolo Comune, che a sua volta dovrà essere assorbito. Come può un amministratore con un briciolo di visione futura pensare che la valorizzazione del patrimonio di Aquileia possa passare attraverso Terzo e Cervignano e non promuovendo sinergie con l’ambito turistico di Grado?». (e.m.)
25 ottobre 2016
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