Il 2 settembre il convegno nazionale rivolto ai cittadini promosso dall’associazione Parco del Natisone. La rete turistica con Aquileia, Palmanova e anche Grado. L’idea di collaborazione con l’Udinese calcio
di Lucia Aviani
CIVIDALE. Su promozione dell’associazione Parco del Natisone, Cividale ospiterà sabato 2 settembre un importante e inedito convegno di rete fra i siti Unesco della regione e non solo, dal momento che sono in corso contatti con altre prestigiose realtà nazionali insignite dell’alto titolo. L’evento era stato programmato ben prima dell’ingresso di Palmanova nella Whl, ma le speranze di successo per la fortezza stellata, ovviamente, erano elevate e sono state premiate.
«Ho appena informato dell’iniziativa la governatrice Serracchiani e l’assessore regionale alla cultura Torrenti e ho ricevuto il loro pieno appoggio», rivela la presidente del sodalizio organizzatore, Claudia Chiabai, che pone l’accento su un aspetto in particolare: «Il nostro obiettivo – spiega – è diffondere la consapevolezza che il riconoscimento Unesco è patrimonio delle comunità locali, le quali devono essere parte attiva nei processi di valorizzazione e di tutela dei tesori iscritti nell’elenco del patrimonio dell’umanità. Delle responsabilità conseguenti all’ingresso nella World heritage list, insomma, vanno investiti anche i cittadini».
Concetto, questo, che si sposa alla perfezione con gli obiettivi del progetto Parco del Natisone, il cui scopo è «favorire, tramite un’azione corale, lo sviluppo in senso lato del territorio interessato creando attorno ai Comuni coinvolti, a cominciare dalla Cividale Unesco, uno scrigno verde che ne esalti la preziosità e li renda ancor più attrattivi». Ora che di città Unesco ce ne sono tre, in regione, a brevissima distanza l’una dall’altra, fare rete, individuare prassi virtuose, creare sinergie e non disperdere risorse è imperativo.
Ne è convinta l’associazione Parco, appunto, e lo è il pure il consigliere Fvg Roberto Novelli, che sollecita la Regione a premere sull’acceleratore del piano mirato alla creazione di un circuito turistico integrato fra Cividale, Aquileia, Palmanova e Grado (il cui iter era partito ancora nel 2015, tramite due ordini del giorno presentati in sede di finanziaria regionale).
Capofila, suggerisce il forzista, potrebbe essere proprio la cittadina ducale «in considerazione del forte incremento di presenze registrato dalla stessa dopo l’ingresso nella Whl».
«Bisogna sfruttare al meglio – dichiara Novelli – la peculiarità, unica al mondo, di tre centri Unesco nel raggio di appena 50 chilometri, distanti fra l’altro ben poco da Grado, naturale sbocco sul mare di un eventuale distretto turistico. Penso, fra l’altro, a una collaborazione con l’Udinese calcio, che godendo di una visibilità internazionale potrebbe costituire un ottimo veicolo di promozione delle realtà turistiche del Friuli Venezia Giulia».
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25 luglio 2017
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