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    Spending review e crisi: ecco i voti alla Giunta Serracchiani

    La governatrice prepara un vertice per accelerare da qui alla fine del mandato. Check up al governo del Fvg: tagli per 15 milioni e sostegno alle imprese

    di Anna Buttazzoni

    UDINE. Riforme. Riforme. Riforme. Dopo tre anni di lavoro la presidente Debora Serracchiani fa i conti con i risultati raggiunti e con alcune ombre da dissipare.

    Nelle prossime settimane radunerà la “sua” squadra e – slide alla mano – spunterà dall’elenco i traguardi raggiunti, spingerà sull’acceleratore per quelli ancora da tagliare. Lei e gli assessori hanno il compito di far entrare a regime due riforme su tutte – sanità e Unioni territoriali intercomunali (Uti) –, mentre la revisione del Comparto unico deve ancora prendere forma.

     Rilancimpresa comincia a dare qualche frutto, ma il meglio deve ancora venire, ripete spesso la presidente spiegando un progetto che dispiegherà i suoi effetti da quest’anno. E poi c’è una regione da rendere ancor più attrattiva, per le imprese ma anche sul fronte turistico, consolidando i risultati già raggiunti.

    Quali risultati mostrerà Serracchiani? Ecco alcuni numeri. Ci sono le misure anticrisi, che significano 16,7 milioni per 274 imprese artigiane e 24 milioni per 366 aziende commerciali, turistiche e di servizio, dei quali 7,9 riservati al microcredito. Ma è stato dato nuovo ossigeno alle Pmi anche grazie al rilancio dei Confidi, con risorse più che raddoppiate rispetto al triennio 2010/12 (5,4 milioni).

    E poi è stata completata la riforma degli incentivi e sono state costruite convenzioni con Mediocredito Fvg, con un valore di 286 milioni per 183 imprese tra il 2014 e il 2015 con il fondo di rotazione per iniziative economiche.

    La spending review (come illustrata nella tabella a fianco) è da sempre tra le priorità di Serracchiani. Tagli e risparmi hanno caratterizzato la sua azione, superando i 15 milioni l’anno.

    La presidente ha usato forbici – o mannia, a seconda dei casi – ovunque, dal taglio delle auto blu alla vendita dei mezzi che l’amministrazione non utilizzava, dall’istituzione della Centrale unica di committenza per realizzare economie di scala alla revisione delle bollette di acqua, luce e gas, dalla creazione dello sportello unico per le imprese che ha fatto risparmiare i Comuni, fino ai risparmi su documenti da stampare, carta e cancelleria.

    Altro c’è da fare. Come spingere sulla realizzazione della terza corsia dell’A4, di cui Serracchiani è commissario, perché i cantieri in Fvg ancora non sono aperti. E poi – “tormentone” di chiunque governi – c’è una burocrazia da alleggerire. Ma Serracchiani corre e ha una sola legge, il cambiamento.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    21 aprile 2016

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine