“Davvero il Lingotto è un laboratorio al servizio del Pd e del Paese”. Lo ha affermato oggi la vicesegretaria del partito Debora Serracchiani, che è a Torino per partecipare ai lavori della kermesse organizzata da Matteo Renzi.
“Credo che abbiamo fatto un vero salto di qualità imparando dall’esperienza e anche dagli errori del passato – ha continuato Serracchiani – dimostrando che l’apertura e la pluralità non hanno solo diritto di cittadinanza nel nostro partito, ma sono una necessità, l’essenza stessa del Pd oggi come dieci anni fa. Chi guardava a Torino come alla sfilata del pensiero unico renziano è stato smentito: la forza del Lingotto è la sua capacità di attrarre e includere soggetti e declinazioni diverse del riformismo, senza appiattire nessuno. L’applauso che abbiamo tributato a Emma Bonino era di sostanza non di cortesia”.
Per Serracchiani “è importante anche lo spazio delle esperienze locali. Ci confrontiamo a partire da punti anche diversi, ma con l’obiettivo puntato sulle grandi questioni della sinistra al governo di città e regioni: uguaglianza, sicurezza, lotta alla povertà, nuove tutele per i nuovi lavori”.
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