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    Premi in Provincia: oltre 800 mila euro

    Se li divideranno circa quaranta capi ufficio e cinque dirigenti. E a palazzo Belgrado bocche cucite. Nemmeno il presidente commenta

    di Michela Zanutto

    UDINE. Sarà un 2014 più ricco per i capiufficio (e non soltanto) della Provincia. Al bonus di 430 mila euro se ne aggiungono altri 20 mila, così da fare lievitare il premio – composto di una parte fissa e una variabile legata ai risultati – a quota 450 mila euro. Somma da distribuire fra la quarantina di posizioni organizzative (il nome tecnico dei dirigenti junior). A questa cifra, poi, va aggiunto anche il bonus a cinque dirigenti: 360 mila euro, per un totale di 810 mila euro di “premi”. Una bella somma per un ente che sta per chiudere i battenti.

    Sull’argomento le bocche sono ben cucite a Palazzo Belgrado. Il presidente Pietro Fontanini, sentito al telefono, si è detto impegnato per l’intera giornata. E non è una novità il suo mal di pancia davanti a questo tipo di bonus. Non è stato possibile raggiungere l’assessore al Personale, Francesca Musto (in quota Fi), perché il suo telefono ieri era spento. A rispondere è stato invece l’assessore al Lavoro, Leonardo Barberio (Ln), che ha confermato i dati «seppure siano notizie che apprendo in giunta perché non sono il diretto responsabile».

    I dirigenti in Provincia sono cinque: Sandro Chiarandini, Valter Colussa, Daniele Damele, Daniele Fabbro e Nilla Patrizia Miorin. Uno in meno rispetto al 2013. Perché il Patto di stabilità ha bloccato il rinnovo del contratto a tempo determinato dell’ex dirigente dell’area Ambiente. L’ingegnere già dipendente della Provincia (categoria D) continua a svolgere il suo compito nel ruolo di Posizione organizzativa. E la giunta riconosce il suo impegno con la ridefinizione dei budget, che recepisce anche il riassetto organizzativo.

    «Considerato il perdurare dell’incarico ad interim in favore dell’area funzionale Ambiente dovuto al protrarsi dell’aspettativa senza assegni del dirigente provinciale titolare – si legge nella delibera di giunta – e tenuto conto della richiesta inviata dal dirigente competente volta a incrementare il budget annuale delle posizioni organizzative. Si istituisce una posizione organizzativo massima dell’importo complessivo di 10.350 euro, affinché sia garantito il dovuto supporto, nonché il necessario coordinamento».

    Stando alla distribuzione del budget votato dalla giunta nel precedente assetto, l’area Mobilità e sicurezza stradale per il 2014 ha a disposizione 46.544 euro da distribuire ai suoi dirigenti junior con premi che oscillano quindi fra i seimila e i 10mila euro a testa. Sessantaseimila per l’area Ambiente, oltre 96mila per il Lavoro, 80mila all’area Tecnica e 32 allo staff Economico finanziario.

    Ecco alcuni esempi di un bonus che è bicefalo perché composto di un premio standard, che arriva alle posizioni organizzative di default, in quanto scelte per quel ruolo e di una parte variabile che aumenta a seconda dei risultati ottenuti. Ed è la grande dose di discrezionalità a fare infuriare gli stessi dipendenti provinciali. «Esistono figure con le medesime mansioni di una Posizione organizzativa che però sono escluse dal bonus – spiegano –. E poi ci sono i casi limite di persone che con questo metodo si ritrovano anche 20 mila euro l’anno in più in busta paga».

    Ai dirigenti, invece, arrivano somme ben più elevate che vanno ad aggiungersi allo stipendio tabellare. Sono le retribuzioni di posizione e risultato. Questo significa che ciascuno dei cinque capi area riceve fra i 55 e i 65 mila euro. È tutto scritto nel contratto del comparto unico. Nella distribuzione del fondo, pesano infatti le responsabilità assegnate a ciascun dirigente.

    Da un lato dunque in Provincia si cerca di fare cassa (l’ultimo esempio è la messa in vendita dell’auto blu di Fontanini), dall’altro escono fiumi di denaro. Pubblico, ovviamente.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    11 novembre 2014

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/