Intervista al quotidiano torinese “La Stampa”: “Più stabilità nell’ingresso al lavoro”
27.12.2014 “L’unica cosa che abbiamo da rimproverarci rispetto ai giovani della generazione 2.0 è di non fare le cose in fretta come loro si aspettano”. A dirlo è Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd e presidente del Friuli-Venezia Giulia, in un’intervista alla Stampa. “Forse in un anno non abbiamo cambiato tutto il corso delle cose – aggiunge – ma la determinazione è tanta e confido che ci sarà presto l’inversione di rotta”. “La strada è ancora lunga, le cose da fare sono tante e ad essere onesti le resistenze sono parecchie. Ma abbiamo fatto già molto. Uno pensa che basta avere buone idee, coraggio e determinazione per farcela. È vero. Ma le resistenze sono tante – osserva la Serracchiani – e ciò vuol dire che bisogna fare una rivoluzione. Abbiamo sempre rimandato le riforme strutturali, invece la storia è fatta di grandi cambiamenti, ma ora bisogna fare tutto insieme e questa è la maggiore complicazione”.
La vicesegretaria del Pd parla del Jobs Act e della possibilità di dare lavoro ai giovani. “Nei decreti attuativi succede una cosa che per chi guarda il mondo da sinistra è epocale – dice -. C’è un investimento nel contratto a tempo indeterminato come canale di ingresso principale al mondo del lavoro. In più c’è una vera estensione delle tutele, il sussidio di disoccupazione aumenta e si allunga nel tempo”.
Altro capitolo riguarda le dimissioni di Giorgio Napolitano e la successione al Quirinale: “Credo che ci arriveremo in condizioni migliori di quelle passate. E nel Pd – osserva – c’è la consapevolezza che non possiamo giocarci la credibilità conquistata in questi mesi”.
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