La governatrice finisce sotto protezione dopo aver ricevuto minacce. Al suo fianco in ogni momento un agente in borghese
di Gianpaolo Sarti
Debora Serracchiani
TRIESTE. Clima pesante attorno a Debora Serracchiani. La presidente della Regione è sottoposta a vigilanza, con una vera e propria scorta personale. Il provvedimento, richiesto nei mesi scorsi dalla Prefettura di Udine e successivamente autorizzato dal ministero dell’Interno, è già in vigore dal 4 gennaio.
La governatrice ora è seguita costantemente da un poliziotto in borghese, in ogni movimento. Il motivo che ha spinto le forze dell’ordine a disporre un servizio apposito a tutela dell’incolumità è chiaro: Serracchiani ha ricevuto minacce di vario genere. L’esposizione mediatica e pubblica, in virtù del suo ruolo di numero due del Partito democratico e di presidente della Regione, ha indotto il Viminale ad assegnare un agente con il compito di accompagnare tutti gli spostamenti previsti in agenda. Un’esposizione considerata “a rischio”, stando alle valutazioni fatte dalla Prefettura.
«È vicepresidente del partito di maggioranza, ha una rilevanza non indifferente che va assolutamente salvaguardata. È un soggetto a rischio», fa notare un alto funzionario del Palazzo di governo di Udine. È dunque una certa tensione che grava sulle figure di spicco del panorama politico italiano ad aver fatto alzare il livello di guardia delle forze di polizia.
Oltre alle intimidazioni, non risultano altri fatti gravi o comunque dotati di rilevanza, come tentativi di aggressione, a danno della presidente. Ci sono le minacce e questo è sufficiente per far scattare la vigilanza personale. «Gli elementi che hanno determinato l’esigenza di assegnare la scorta alla presidente Serracchiani evidentemente esistono ma non possono essere rivelati nel dettaglio. Le motivazioni devono rimanere sotto stretto riserbo», si limitano a spiegare dalla Prefettura friulana.
Serracchiani comunque beneficia del livello “4”, quello considerato più soft, secondo lo schema attuato generalmente in questi casi. Per dare un’idea della scala di grandezza applicata dal ministero dell’Interno, al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e alle altre cariche più importanti dello Stato, è riconosciuto il livello “1”.
Per ovvie ragioni di sicurezza personale i particolari sulle modalità con cui la governatrice è tenuta sotto controllo, concordate nei dettagli con il Viminale, non possono essere resi pubblici.
È chiaro che la misura richiede una presenza continua degli agenti, tanto in Friuli Venezia Giulia, tanto al di fuori dei confini regionali. Mentre a Roma Serracchiani è presa in carico direttamente dalla Polizia della capitale.
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03 febbraio 2016