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    Debora Serracchiani: “Dare spallate non conviene. L’asse tra Prodi e Bersani non è certo una cosa nuova”

    La vicesegretaria nega il “logoramento” dell’esecutivo. “Frottole fatte girare dai 5Stelle. “Minoranza pd leale su elezioni e riforme”

    di GIOVANNA CASADIO

    Debora Serracchiani: "Dare spallate non conviene. L'asse tra Prodi e Bersani non è certo una cosa nuova"

    Debora Serracchiani (ansa)

    ROMA. “È in atto una denigrazione delle istituzioni. Pur di attaccare l’avversario politico, Renzi e i Democratici, si danneggia l’Italia “. Debora Serracchiani è la vice segretaria-portavoce del Pd. Pensa che il governo non esca logorato ma casomai più determinato dall’inchiesta di Potenza, però avverte: “Dare spallate al governo non conviene a nessuno e non credo che l’obiettivo della minoranza dem sia farlo cadere”.

    Serracchiani, ha visto che su Twitter è comparso un tormentone sulla “povera Guidi” alle prese con in fidanzato? Nella vicenda Tempa Rossa c’è anche un mescolamento di vita privata della ministra e vita pubblica.
    “L’inopportunità dei comportamenti non ha genere. Credo che la decisione di Guidi di fare in passo indietro sia stata la più saggia e corretta”.

    Ma lei non crede che il governo si stia logorando?
    “Noi stiamo continuando a lavorare con determinazione e coraggio. Non ci sentiamo in nulla logorati. Ci sono resistenze sulle riforme ma non ci fermiamo. Il governo ha fatto tante cose dalla riforma costituzionale al Jobs Act, dalla anticorruzione alle unioni civili…”.

    E anche allo “Sblocca Italia” con emendamento presentato, ritirato e poi ricomparso nella legge di Stabilità che ha provocato appunto l’affaire Tempa Rossa. L’inchiesta di Potenza sta mettendo in imbarazzo il Pd?
    “Nessun imbarazzo e nessun mistero. Tutto alla luce del sole”.

    Brutto clima, però?
    “Mi colpisce la denigrazione che c’è nei confronti delle istituzioni e del paese, perché siamo tornati ancora una volta a parlare male dell’Italia in nome di strumentalizzazioni politiche, pur di attaccare l’avversario politico”.

    Circolano molti veleni.
    “Un conto sono le frottole dei 5Stelle, altro la realtà. Questo non è il governo delle lobby e dei poteri forti. È il governo che, anche di fronte a comportamenti inopportuni, agisce immediatamente”.

    È lo stesso ministro Delrio ad avere denunciato un dossieraggio contro di lui.
    “Delrio ha presentato un esposto proprio perché deve essere fatta completamente chiarezza”.

    Nel partito c’è un’offensiva della sinistra dem, con accuse al premier di Bersani, di Cuperlo, di Speranza: parlando di arroganza, di ministeri svuotati. Voi renziani temete spallate?
    “Dare spallate al governo non conviene a nessuno e sono certa che farlo cadere non sia l’obiettivo della minoranza. Il Pd va alle amministrative compatto”.

    Referendum-trivelle e amministrative si stanno trasformando in un voto contro Renzi?
    “Qualcuno ci sta provando. Qualcuno sta facendo il possibile per montare politicamente delle consultazioni che hanno altro significato. Ma mi sembra un’operazione disperata. Gli insulti di Grillo sono il segno di una strumentalizzazione politica che non si ferma nemmeno di fronte al capo dello Stato”.

    Bersani e Prodi andranno a votare al referendum e voteranno no: c’è un nuovo asse anti-Renzi, non solo quello della sinistra ambientalista, ma anche degli “industrialisti” ulivisti?
    “Non mi pare un nuovo asse. Mi sarei stupita se Prodi e Bersani avessero rinnegato le loro posizioni in ambito energetico e industriale”.

    Mettete nel conto che una parte del Pd possa votare no al referendum costituzionale?
    “Il referendum costituzionale non è un affare interno al Pd ma una riforma costituzionale, sulla quale sono chiamati a esprimersi gli italiani. E’ una riforma voluta dal Pd e votata in Parlamento dai gruppi del Pd”.

    10 aprile 2016

    http://www.repubblica.it/