Una strage di famiglia, in un castello austriaco, a pochi giorni da Natale: la vicenda ha traumatizzato la piccola comunità di Mistelbach dal momento che a commettere tre omicidi, sterminando i familiari, è stato un conte di 54 anni. Il suo avvocato, però, avanza la richiesta al giudice che dovrà trattare il caso di ritenere il cliente incapace di intendere e di volere.
Il conte Anton von Goess, che ha ucciso con un fucile da caccia il padre, il fratello e la matrigna, avrebbe infatti una grave malattia, un tumore con implicazioni al cervello. E questo avrebbe portato l’uomo a reagire molto male alle liti con il padre, descritto dal legale come un uomo dispotico. Vittime della strage avvenuta giovedì scorso nella dimora nobiliare di Bokfliess sono Hans Ulrich von Goess, 92 anni, la moglie Margherita Cassis Faraone di 87, di origini friulane e ancora domiciliata ad Aquileia, e il figlio Ernst, 52enne.
La strage del castello di Bokfliess ha anche una forte eco in Italia, in Friuli, dove la comunità di Aquileia (Ud) ricorda addolorata Margherita Cassis Faraone, «filantropa di altri tempi» e benefattrice della sua terra di origine, cui era legatissima, secondo l’assessore alla Cultura comunale Alviano Scarel. «Lascia un grande vuoto in tutta la Bassa friulana», secondo Pietro Paviotti, presidente dell’associazione nazionale per Aquileia, di cui la contessa era presidente onorario.
Sabato 15 Dicembre 2018, 21:20
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