E.M. 06 Marzo 2019 0
AQUILEIA. Una convenzione, siglata nella sede del Rettorato dell’Università di Udine, tra l’ateneo friulano, il Comune di Aquileia, l’Isis Bassa Friulana, la Soprintendenza Abap Fvg e la Fondazione Aquileia. L’obiettivo è non solo coinvolgere gli studenti della scuola secondaria superiore nelle attività di supporto agli scavi archeologici di Aquileia, al fine di educarli al valore del patrimonio e al rispetto che deriva dall’aver maneggiato di persona gli oggetti del passato, ma anche permettere ai cittadini di vivere lo scavo “accanto a casa” dall’interno invece di subirlo come un’interferenza nella propria vita quotidiana. Alla firma erano presenti il rettore Alberto De Toni per l’Università di Udine, il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, Anna Adamo, che ha sostituito il dirigente scolastico dell’Isis, Adriano Degiglio, la soprintendente Simonetta Bonomi e il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi. All’atto ha presenziato anche il delegato del rettore all’archeologia, Daniele Morandi Bonacossi. «Lo scopo comune – spiegano i referenti del progetto – è realizzare il progetto Archeologia pubblica ad Aquileia, cioè uno scavo “aperto” agli studenti, alla comunità e al territorio nella misura in cui la legge lo consente. Il progetto punta anche a realizzare una valorizzazione integrata del territorio, trasformando lo scavo in un elemento di attrazione turistica mediante specifici accordi con le imprese dei comparti dell’ospitalità ed enogastronomico, per la costituzione di percorsi turistici coordinati». L’attività si svolgerà nell’area archeologica delle Grandi Terme o Terme Felici Costantiniane, dove, dal 2003, l’Università di Udine ha la concessione di scavo, della quale la responsabile scientifica è Marina Rubinich. Gli studenti parteciperanno alle indagini preliminari, collaboreranno al trattamento dei materiali, al rilievo delle strutture scavate e alla preparazione della cartografia per la pubblicazione. —
E.M.
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