Sindaci e segretari dei circoli Pd dell’Isontino e della Bassa friulana si sono ritrovati a Palmanova per un confronto a tutto campo. «Un modo per suggellare un’intesa – spiega il segretario provinciale Marco Rossi – tra i due territori. È stato un confronto che ha spaziato dalla riforma sanitaria a quella degli enti locali al RilanciaImpresa e che ha mostrato una sostanziale comunanza di vedute». Rossi, il sindaco di Palmanova e componente dell’esecutivo regionale Pd Francesco Martines e il coordinatore Pd della Bassa Friulana Fulvio Tommasin si sono ridati appuntamento per fine mese, ma d’ora in poi i due territori si consulteranno regolarmente per prendere posizioni comuni, in una sorta di vero e proprio “patto di consultazione” favorito proprio dal superamento degli steccati provinciali: una vera rivoluzione con l’obiettivo di massimizzare il peso di un’area di 255 mila abitanti, già suggellata dalla nuova geografia della riforma sanitaria.
«L’Isontino e la Bassa friulana sono due territori con enormi potenzialità e che rivestono una centralità particolare sul territorio regionale perché questo territorio è attraversato dalle infrastrutture più rilevanti e ospita gli snodi fondamentali grazie a porti, aeroporto e interporti, ferrovie, strade ed autostrade: ora pensiamo sia venuto il momento di programmare insieme lo sviluppo dei nostri territori», spiega Marco Rossi. Fa eco Martines: «La prossima eliminazione dei confini amministrativi delle provincie pone una grande opportunità per i due territori per avviare un dialogo e progettualità nuove che interessi le grandi scelte che andranno fatte anche nel settore industriale, commerciale e quello turistico, vista anche l’esistenza di 2 centri balneari, 3 città di epoche storiche diverse (due Unesco ed una in itinere). Giunto finalmente il tempo di fare grandi riforme, il Pd di questa importante area della regione che va da Lignano a Monfalcone ha il dovere di fare proposte costruttive al governo regionale». Secondo Fulvio Tomasin, ricordando il serrato dibattito che sta accompagnando il percorso riformatore, «non esiste alcuna norma che possa impedire la volontà e le forme di collaborazione fra territori, il vero problema è quello di attendere passivamente che qualcuno ritagli per ciascun territorio il vestito su misura se non addirittura che la spinta riformatrice si esaurisca». Presenti numerosi sindaci, da Staranzano a Romans, da San Canzian a Palmanova, da Ruda ad Aquileia, da Chiopris Viscone a Torviscosa. (fra.fa.)
02 agosto 2014
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