La Presidente ha visitato oggi la comunità creata da don Emilio De Roja
Casa Immacolata di Don Emilio De Roja
23.07.2014«La Fondazione Casa dell’Immacolata di Don Emilio de Roja di Udine rappresenta un’eccellenza nel recupero dei giovani e delle persone in condizioni di disagio sociale, e per questo dev’essere valorizzata e pienamente utilizzata». Lo ha affermato la Presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha fatto visita alla struttura incontrandosi con il presidente della Fondazione, Don Gianni Arduini, e con il consiglio di amministrazione. «Si tratta – ha aggiunto – di una realtà che si presta ad assicurare un supporto concreto alla formazione e all’inclusione dei giovani minori non accompagnati, che ormai quasi ogni giorno approdano lungo le coste italiane».
Nata nel 1952, la Casa dell’Immacolata si è adattata negli anni ai cambiamenti della società, per sopperire ai bisogni sociali che si sono modificati nel tempo. Attualmente accoglie minori stranieri non accompagnati, rifugiati e richiedenti asilo, ma si occupa anche di alcolisti in trattamento, e di adulti in pronta emergenza. Dispone di laboratori di falegnameria e carpenteria, dove i giovani vengono formati per poter essere avviati al lavoro.
Come ha spiegato Don Arduini, assieme ai consiglieri, Diego Cinello, Franco Miani e Tiziano Venier, nella Fondazione lavorano
23 persone, impegnate a favorire l’affermazione di un progetto di vita per i giovani seguiti, sostenendoli nell’apprendimento della lingua italiana, di un mestiere, e nell’inserimento nella società.
Casa Immacolata propone un piano di accoglienza che comprende percorsi educativi e formativi della durata di due anni e che prevedono corsi di alfabetizzazione e di mediazione linguistica, corsi propedeutici di formazione professionale, la risoluzione delle pratiche di regolarizzazione, percorsi di socializzazione attraverso attività ricreative, culturali e sportive, l’avvio del processo di integrazione. I ragazzi ospitati provengono per gran parte dall’Est dell’Europa e dall’Africa.