Secondo la governatrice del Fvg la trattativa con il governo è ormai vicina all’intesa. «Sbloccheremo le tremila opere pubbliche adesso ferme. E poi vogliamo maggiori competenze»
«Contiamo di chiudere entro il mese la trattativa con il governo sul Patto di stabilità». Lo ha confermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo a Trieste, nella sede della Camera di commercio, all’incontro sul tema «Patto di stabilità: ricadute e prospettive per appalti di lavori e servizi», promosso dalla Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato).
«La Regione Friuli Venezia Giulia – ha ricordato la presidente – è un ottimo pagatore e non ha problemi di liquidità, ma sconta un’assenza di spazi finanziari a causa dei vincoli che sono stati introdotti dal governo a partire dall’inizio della crisi».
In Friuli Venezia Giulia ci sono tremila opere pubbliche bloccate, per un valore di 500 milioni di euro. «Un puntuale monitoraggio delle opere ferme in tutti gli enti locali, con la redazione di una scheda per ciascuna di esse, ci ha intanto permesso – ha detto Serracchiani – di non ”bruciare” spazi di spesa inutilizzati e di avviare alcune opere, anche se non nella misura auspicata».
La Regione sta lavorando in modo serrato al tavolo con il governo per chiudere la trattativa sul Patto di stabilità 2014 e di arrivare a una revisione del Patto Tondo-Tremonti. Ma il Friuli Venezia Giulia punta anche in prospettiva, ha ricordato la presidente, ad acquisire nuove competenze dirette, a partire dalle Soprintendenze.
23 giugno 2014
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