Sarà inaugurata giovedì 27 giugno al Multimedia Art Museum la ricca rassegna del maestro. Molti scatti dedicati al sito archeologico che quest’anno festeggia i 2200 anni
Elisa Michellut
Una vetrina internazionale per la città romana. Sarà inaugurata questa sera, alle 19, al Multimedia Art Museum di Mosca, la mostra fotografica di Elio Ciol “Dal Neorealismo ad Aquileia”. La ricca retrospettiva del maestro, uno dei massimi esponenti della fotografia italiana, è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, dal Multimedia Art Museum di Mosca in collaborazione con la Fondazione Aquileia. Saranno esposti centosessantuno lavori realizzati dal fotografo friulano nel periodo dal 1950 al 1990 nell’ambito dell’XI Biennale Internazionale “Moda e Stile nella Fotografia”. L’esposizione sarà visitabile fino al 26 luglio.
Gli organizzatori anticipano che sarà presentata anche la serie che Ciol ha dedicato al sito archeologico di Aquileia, che quest’anno celebra i 2200 anni dalla fondazione, sito patrimonio dell’Unesco dal 1998. Saranno esposte le fotografie in bianco e nero degli affreschi e dei mosaici della Basilica, del Foro Romano, del porto fluviale e del campanile.
La direttrice del museo di Mosca, Olga Sviblova, è personalmente interessata all’attività del fotografo friulano, che donerà alcune delle sue opere alla collezione permanente del museo. Alcune foto dell’artista sono già presenti nelle collezioni di altri grandi musei russi: il Puskin di Mosca o il Rosphoto di San Pietroburgo.
«L’iniziativa – spiega Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia – rientra nell’azione di diffusione della conoscenza di Aquileia all’estero che la Fondazione sta promuovendo con particolare attenzione nei confronti del mondo russo e tedesco. Va detto che stiamo operando in sinergia con il Comune di Grado e PromoTurismo Fvg. Il sito della Fondazione Aquileia, recentemente rinnovato in quest’ottica, è disponibile anche in russo e tedesco, oltre che in italiano, inglese e francese, per facilitarne la fruizione in nuovi bacini di visitatori».
Elio Ciol è nato nel 1929 a Casarsa dove vive e lavora. Ha cominciato fin da giovanissimo a lavorare nel laboratorio fotografico del padre, dove ha acquisito esperienza tecnica. All’età di 15 anni, ha iniziato a dedicarsi, come autodidatta, alla fotografia.
Nel 1948, ha ottenuto il primo premio in un concorso fotografico, a Udine. Molti i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività. Nel 2001, il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Collabora con importanti case editrici e ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi. «Elio Ciol – sottolineano gli organizzatori – è un poeta che canta la bellezza dell’Italia. I paesaggi grafici in bianco e nero, scattati dall’alto, sono diventati il suo biglietto da visita.
Nel 1997 è stato insignito di un premio del World Press Photo. Nell’ambito della mostra moscovita saranno esposte anche fotografie di Assisi, Venezia, Roma, Amalfi e di altre località italiane. Nei suoi lavori è evidente la straordinaria capacità di lavorare con la luce e la padronanza nell’uso della tecnica fotografica, tanto da sembrare incisioni realizzate a mano o vere e proprie litografie».