«Non ci abbiamo mai pensato: 912 euro il mese sono sufficienti per i consiglieri; lo stesso vale per le indennità di giunta»
UDINE. Le indennità non si toccano: restano invariate. Non ci sarà nessun aumento, nè per i componenti della giunta e neppure per i consiglieri. Il presidente Pietro Fontanini si mette di traverso a un possibile ritocco degli “stipendi” in Provincia. La risposta a Luciano Cicogna (Pd) e ad Andrea Premoselli (Fi), i consiglieri di palazzo Belgrado che in una lettere hanno chiesto l’aggiornamento delle indennità, così come previsto da una delibera regionale del 2011, la 1193 sottoscritta dalla giunta Tondo, è categorica: scordatevelo.
Secondo quella norma, per gli amministratori – a eccezione dei lavoratori dipendenti non collocati in aspettativa – le indennità di funzione sono aumentabili del 25 per cento per sindaci e presidenti di Provincia, del 50% per vicepresidenti e assessori provinciali, vicesindaci e assessori comunali e del 35% per tutti gli amministratori.
«Nessun aumento – spiega il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini – a cominciare da me e dagli assessori. Percepisco 4.680 euro lordi al mese e tali restano. Lo stesso vale per i consiglieri: 912 euro ogni trenta giorni sono più che sufficienti. È vero che i due consiglieri hanno fatto domanda, ma non metterò a disposizione quei soldi. Io e i miei assessori resisteremo e se loro si appellano a quella norma regionale noi diremo che la situazione economica non ci permette aumenti.
La mia giunta – continua Fontanini – non ha mai parlato di queste cose; non ha mai preso in considerazione la possibilità di aumentare i compensi. La nostra volontà politica è questa. Aumentare o meno le indennità è facoltà di tutti gli enti locali – conclude il presidente –, non soltanto delle Province. Qualcuno l’ha fatto. Ma non noi». Insomma, se qualcuno in Provincia vuole più soldi in “busta” dovrà farne una battaglia personale.
Il presidente Pietro Fontanini ha un’indennità di 4.680 euro lordi il mese; 3.410 il vice Franco Mattiussi. Ciascun assessore percepisce 3.031 euro, con l’eccezione di Marco Quai che si ferma a 2.021. Il presidente del consiglio provinciale Fabrizio Pitton percepisce 1.182 euro lordi il mese e quasi tutti i consiglieri spetta un’indennità di 909 euro. Ci sono poi Stefano Balloch, Mauro Bordin, Nino Bruno, Renato Carlantoni, Eros Cisilino, Pietro Dri, Zorro Grattoni, Stefano Marmai, Gabriele Pitassi e Federico Simeoni che hanno optato per il gettone di presenza da 126 euro.