Schneider (Federalberghi): bisogna verificare se la struttura era in regola
AQUILEIA . «Ci vogliono maggiori controlli. É necessario fare ancora di più». La presidente regionale e membro di giunta nazionale Federalberghi, Paola Schneider, fa il punto della situazione dopo il fatto di cronaca verificatosi, ieri mattina, in un Bed and Breakfast di Aquileia.
«La prima cosa da fare, dopo quanto accaduto – le parole di Schneider – sarà verificare se la struttura è in regola e se sono state rispettate tutte le normative sulla sicurezza». La presidente regionale solleva un altro problema. «Se un Bed and Breakfast è registrato in Comune è regolare, in caso contrario possono esserci problemi. L’80 per cento dei B&B sono sconosciuti. Abbiamo fatto un calcolo, assieme all’associazione B&B del Friuli Venezia Giulia e di Udine. Conoscono bene il problema ma non sanno come risolverlo. Tempo fa siamo stati, come Federalberghi, dal questore. Anche in regione ci sono tante strutture sconosciute. Ovviamente non è detto che sia il caso di Aquileia».
All’interno della manovra correttiva approvata in Parlamento sono inserite disposizioni in materia di locazioni brevi, che Federalberghi ha sollecitato con forza negli ultimi mesi. Nel testo si precisa che «s’intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online». Oltre a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti conclusi, «i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare – qualora incassino direttamente i canoni o i corrispettivi relativi ai contratti – sono considerati sostituti d’imposta e dovranno operare (e versare direttamente) una ritenuta del 21% sull’ammontare dei canoni e corrispettivi percepiti all’atto del pagamento al proprietario degli immobili locati». L’auspicio di Schneider «è che ora venga assicurata una concorrenza ad armi pari e nel rispetto delle regole tra le diverse attività ricettive.
Tra queste vi è anche il pagamento delle imposte da parte di tutti gli operatori del mercato turistico ricettivo. La concorrenza può dare i suoi risultati positivi solo se prevede regole uguali per tutti gli operatori del mercato; l’anarchia nell’ospitalità genera solo abusi, evasione fiscale e insicurezza per i clienti e per i cittadini». (e.m.)
08 luglio 2017
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