L’area “degli eroi” tornerà presto a essere visitabile dai turisti
di Elisa Michellut
AQUILEIA. La riapertura del cimitero degli eroi non è più un miraggio. Dopo quasi tre mesi e tante polemiche, ieri mattina è stato finalmente effettuato l’intervento di rimozione del grosso cipresso che, lo scorso mese di dicembre, a seguito di un colpo di vento, si era appoggiato sul complesso basilicale.
Da quel giorno, il cimitero degli eroi (l’Arcidiocesi è proprietaria del sito e Onorcaduti gestisce l’area) era rimasto inesorabilmente chiuso al pubblico per motivi di sicurezza. Inevitabili le proteste dei turisti. Ancora una volta, come già accaduto lo scorso anno, quando alcuni cipressi erano stati danneggiati dopo una forte ondata di maltempo, si sono mossi il Comune, con l’appoggio di Onorcaduti, e la Fondazione Aquileia. È toccato a chi non è proprietario fare qualcosa per risolvere il problema.
«Il Comune, con l’aiuto di Onorcaduti – spiega il sindaco Gabriele Spanghero – ha chiesto la collaborazione della Fondazione Aquileia, che ringraziamo. Per operare è stato necessario l’utilizzo di attrezzature molto particolari e di competenze adeguate. Gli spazi erano molto ristretti e non dobbiamo dimenticare che la zona è sottoposta a vincoli. Un intervento non facile, sia per quanto concerne la sicurezza delle persone sia per la presenza di monumenti sepolcrali».
Il cipresso dunque è stato rimosso ieri mattina: l’intervento è stato ultimato. Ora, nei prossimi giorni, sicuramente prima di Pasqua, l’area potrà essere nuovamente aperta e a disposizione dei cittadini e dei turisti.
La buona notizia è che, entro la fine dell’anno, il cimitero degli eroi sarà oggetto di un importante e radicale intervento di sistemazione di tutte le piante e dell’intera area. «I primi incontri ci sono già stati – conferma Spanghero –. Ne ho parlato anche a Roma, recentemente, con chi di dovere. Sembra siano già stati stanziati i fondi da parte della struttura di missione per la commemorazione del centenario della Grande guerra. Interverremo in modo radicale e puntuale. Entro la fine del 2016, se non ci saranno intoppi, avremo un cimitero degli eroi sistemato. Una cosa, tuttavia, va detta. La fortuna non è stata dalla nostra parte. Il maltempo ha letteralmentebersagliato l’area. Speriamo in una “tregua”».
Il direttore della Fondazione Aquileia, l’archeologo Cristiano Tiussi, ricorda che la fondazione ha la possibilità di intervenire su aree con valore storico «anche se non sono di nostra proprietà o conferite in uso, come in questo caso».
20 marzo 2016
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