Il direttore Caburlotto illustra i progetti di sviluppo dopo lo stanziamento del governo di 1,5 milioni
di Elisa Michellut
AQUILEIA. Interventi di manutenzione e riordino degli allestimenti, una nuova pannellistica museale plurilingue e spazio alla multimedialità. Il Museo archeologico nazionale di Aquileia guarda al futuro ed è pronto alla svolta, attesa da anni.
Prevista anche la riapertura integrale dei grandi magazzini e la realizzazione di un bookshop in Casa Pasqualis.
Grazie allo stanziamento di un milione e mezzo di euro, assegnato dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, il museo della città romana farà un salto di qualità. In arrivo anche altri 250 mila euro, sempre dal Ministero, che saranno utilizzati per integrare i sistemi di sicurezza e investire negli impianti tecnologici.
«Ci candidiamo – annuncia Luca Caburlotto, direttore del Polo museale del Fvg – a diventare un museo moderno qualificato, la cui credibilità internazionale è destinata a espandersi. Aquileia è uno snodo turistico e culturale importantissimo, che merita un investimento particolare. Il museo aquileiese ha molte possibilità di sviluppo. La sede principale, dal punto di vista dell’allestimento, va rinnovata secondo criteri museografici più recenti».
«La novità – spiega Caburlotto – sarebbe aprire definitivamente i grandi magazzini che si trovano lungo il fiume Natissa. Il museo, come sappiamo, si compone di tre parti: l’edificio principale, le gallerie lapidarie e questi grandi magazzini, progettati negli anni ’30 e costruiti negli anni ’50. Nel corso degli anni si è cercato più volte di aprirli definitivamente, anche perché si sono aggiunti nuovi materiali che integrano le collezioni del museo o delle gallerie lapidarie. Ora potremo finalmente renderli fruibili alla conoscenza di tutti, anche perché contengono reperti archeologici molto interessanti».
Per quanto riguarda la sede principale, come detto, sarà necessario intervenire sulla didattica e sulla pannellistica plurilingue. «Punteremo anche sulla multimedialità – aggiunge Caburlotto –. Potremo contare anche sull’arrivo di altri fondi ordinari, nell’ambito della programmazione annuale, che saranno versati nelle casse del polo museale. Si parla di circa duecento mila euro dal Ministero. In virtù di questi altri fondi stiamo pensando di realizzare un bookshop in Casa Pasqualis, previsto da molto tempo ma
non ancora realizzato. Bookshop vuol dire valorizzazione e significa anche offrire al turista strumenti e servizi di integrazione alla conoscenza e alla fruibilità del museo».
Per il museo aquileiese, insomma, si sta aprendo una nuova era. Inevitabili le ricadute positive per la comunità.
06 agosto 2015
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