La città romana regala un’altra perla. La struttura probabilmente reggeva la serie di pilastri esterni della facciata, presumibilmente collocati su più ordini, fino a raggiungere un’altezza notevole, ancora da chiarire
di Elisa Michellut
AQUILEIA. La città romana regala un’altra perla. Dopo il teatro è stata scoperta una platea di fondazione dell’Anfiteatro romano, larga quasi quattro metri.
La struttura probabilmente reggeva la serie di pilastri esterni della facciata, presumibilmente collocati su più ordini, fino a raggiungere un’altezza notevole, ancora da chiarire.
E’ l’ultima importante scoperta archeologica ad Aquileia. Il ritrovamento è stato effettuato da un’equipe di studenti e dottorandi dell’Università di Verona, dipartimento Te.S.I.S., coordinata da Patrizia Basso e supportata da Alberto Manicardi, direttore tecnico della Società Archeologica (in seguito ad una concessione di scavo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in accordo con la Soprintendenza Archeologia del Friuli Venezia Giulia).
La ricerca è stata avviata il 7 luglio, dopo aver condotto alcune prospezioni geofisiche, all’interno di un terreno di proprietà demaniale, ubicato nei pressi di palazzo Brunner.
Dell’importante edificio pubblico, utilizzato per gli spettacoli gladiatori e la caccia agli animali, si conoscevano, in via del tutto generale, le dimensioni complessive e l’ubicazione nel quadro della città romana ma restavano ancora da chiarire numerosi aspetti architettonico-strutturali e l’inquadramento cronologico.
Sono emersi anche i resti di uno dei pilastri della seconda galleria ellissoidale, già visto nel settore orientale dell’edificio con gli scavi ottocenteschi,
e di uno dei muri radiali che sostenevano le gradinate per il pubblico.
I materiali raccolti, fra cui monete e ceramiche, ora in fase di studio, permetteranno di datare il momento in cui l’edificio andò in disuso ma auspicabilmente anche le fasi della sua costruzione.
20 luglio 2015
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine