Prossimi eventi

  • Non ci sono eventi (per ora...)
  • Prossimi eventi

    Lun
    Mar
    Mer
    Gio
    Ven
    Sab
    Dom
    l
    m
    m
    g
    v
    s
    d
    28
    29
    30
    31
    1
    2
    3
    4
    5
    6
    7
    8
    9
    10
    11
    12
    13
    14
    15
    16
    17
    18
    19
    20
    21
    22
    23
    24
    25
    26
    27
    28
    29
    30
    1

    Archivio post

    Aquileia, scoperte le fondamenta dell’anfiteatro romano

    La città romana regala un’altra perla. La struttura probabilmente reggeva la serie di pilastri esterni della facciata, presumibilmente collocati su più ordini, fino a raggiungere un’altezza notevole, ancora da chiarire

    di Elisa Michellut

    AQUILEIA. La città romana regala un’altra perla. Dopo il teatro è stata scoperta una platea di fondazione dell’Anfiteatro romano, larga quasi quattro metri.

    La struttura probabilmente reggeva la serie di pilastri esterni della facciata, presumibilmente collocati su più ordini, fino a raggiungere un’altezza notevole, ancora da chiarire.

    E’ l’ultima importante scoperta archeologica ad Aquileia. Il ritrovamento è stato effettuato da un’equipe di studenti e dottorandi dell’Università di Verona, dipartimento Te.S.I.S., coordinata da Patrizia Basso e supportata da Alberto Manicardi, direttore tecnico della Società Archeologica (in seguito ad una concessione di scavo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in accordo con la Soprintendenza Archeologia del Friuli Venezia Giulia).

    La ricerca è stata avviata il 7 luglio, dopo aver condotto alcune prospezioni geofisiche, all’interno di un terreno di proprietà demaniale, ubicato nei pressi di palazzo Brunner.

    Dell’importante edificio pubblico, utilizzato per gli spettacoli gladiatori e la caccia agli animali, si conoscevano, in via del tutto generale, le dimensioni complessive e l’ubicazione nel quadro della città romana ma restavano ancora da chiarire numerosi aspetti architettonico-strutturali e l’inquadramento cronologico.

    Sono emersi anche i resti di uno dei pilastri della seconda galleria ellissoidale, già visto nel settore orientale dell’edificio con gli scavi ottocenteschi,

    e di uno dei muri radiali che sostenevano le gradinate per il pubblico.

     

    I materiali raccolti, fra cui monete e ceramiche, ora in fase di studio, permetteranno di datare il momento in cui l’edificio andò in disuso ma auspicabilmente anche le fasi della sua costruzione.

    20 luglio 2015

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine