Incontro a Roma col neo ministro dei Trasporti. Al centro il progetto che sostituirà la Tav
La presidente del Friuli-V.G. Debora Serracchiani con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Del Rio
4.05.2015 La presidente del Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha incontrato oggi a Roma il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, con il quale ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle opere programmate in regione e che sono elencate nel cosiddetto ‘allegato XII’, il programma delle infrastrutture strategiche del ministero, recentemente aggiornato e incluso nel Documento di economia e finanza del 2015, approvato meno di un mese fa dal Consiglio dei ministri. E’ stato il primo incontro ufficiale con il neo-ministro insediato lo scorso 2 aprile si è svolto nella sede romana di rappresentanza della Regione.
Serracchiani ha ricordato a Delrio l’elenco delle opere che per il Friuli Venezia Giulia sono considerate essenziali per la crescita e lo sviluppo, e per rafforzare il ruolo di ponte con l’Europa centrorientale e di piattaforma logistica. La lista comprende in particolare la realizzazione della terza corsia dell’A4, l’ampliamento del Molo VII del Porto di Trieste, la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia, con la sistemazione del nodo ferroviario di Trieste e il raddoppio del raccordo bivio San Polo-Monfalcone, oltre alla costruzione Polo intermodale di Ronchi dei Legionari. “Al ministro – riferisce la presidente – ho ribadito soprattutto l’interesse della Regione a portare avanti il progetto che avevamo condiviso con il Veneto e con lo stesso Ministero per la velocizzazione della tratta ferroviaria esistente tra Trieste, Udine e Venezia, sottolineando come ci sia già stata la definizione di lavori per i primi 30 milioni di euro spesi sul nodo di Udine e come altri 50 milioni siano previsti dall’accordo di programma che dovrà essere sottoscritto dal Ministero e da Rete ferroviaria italiana. Abbiamo convenuto – ha concluso – sulla necessità di un impegno condiviso per reperire i finanziamenti che mancano per arrivare agli 1,8 miliardi che servono per completare l’opera di velocizzazione”.