Le tre donne simbolo dell’edizione che domenica 29 marzo collegherà Aquileia a Cividale
Rebekah, Laura, Iram. Tre donne simbolo. Travolgenti. Forza della vita che vince contro il dolore di un attimo che ti stravolge il futuro. La terza edizione della “Unesco City Marathon”, il 29 marzo, è un inno alla bellezza lungo 42 chilometri: quelli, unici al mondo, che collegano due siti, Aquileia e Cividale, patrimonio dell’Unesco, passando per altri 11 comuni del Friuli. Un cammino che va «di pari passo con il riconoscimento atteso per Palmanova, unica candidatura italiana all’Unesco» ha spiegato il sindaco della città stellata Francesco Martines alla presentazione dell’evento.
Emana energia Laura Bassi, la 19enne friulana costretta un anno fa all’amputazione di una gamba da un terribile incidente stradale e vera testimonial della “Unesco City Marathon”. Correrà in carrozzina la frazione tra Palmanova e Aquileia, da neo presidente della Achille international in Italia, l’associazione che si occupa di promuovere la attività sportiva dei disabili. «Dopo l’incidente mi sembrava che un futuro per me non fosse più possibile, invece ho capito che con lo sport si può fare ancora tantissimo. Alla maratona verrò spinta dai miei amici con la speranza un giorno di poterlo fare da sola». È un esempio di coraggio negli Stati Uniti, Rebekah Gregory Di Martino, la giovane rimasta ferita nell’attentato alla maratona di Boston del 2013, che il 29 marzo testerà le sue protesi sulla gamba sinistra con cui sogna di ritornare a calcare la strada. E grazie alla partnership con Auxilia onlus, sarà anche protagonista, sabato 28, delle staffette delle scuole.
Ad attendere i maratoneti al traguardo ci sarà anche Iram Saeed, il volto sfregiato dall’acido di un uomo respinto, che ha ritrovato il sorriso grazie all’associazione SmileAgain Fvg, partner della maratona, mentre l’associazione sportiva disabili “Basket e non solo” ha organizzato il “15º giro del Friuli–Tappa campionato italiano di hand bike” riservato agli atleti paralimpici iscritti alla Federciclismo. Per il presidente del comitato organizzatore, Giuliano Gemo, è «una scommessa vinta, grazie al coinvolgimento di tutti, siamo riusciti a superare gli ostacoli organizzativi per realizzare un evento unico». Un appuntamento che «valorizza tre città simbolo di tutto il Friuli» ricorda l’assessore provinciale allo sport Beppino Govetto. Senza dimenticare l’agonismo «di primissimo piano atteso per la gara – fa notare il segretario della Fidal Fvg, Franco De Mori – che credo si chiuderà sulle 2 ore e 15 minuti». Dopo le vittorie di Pertile e Leonardi nelle scorse edizioni, a contendersi il podio ci saranno i tre keniani Henry Kimtai Kibet, Pail Tiongik e David Kiplagat.
Lodovica Bulian
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21 marzo 2015
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