La candidatura proposta dalla Provincia trova l’appoggio dell’amministrazione Spanghero. La domanda per il bando Mibact va presentata entro marzo. «Serve un progetto condiviso»
di Elisa Michellut
AQUILEIA. Semaforo verde dal Comune. Aquileia ci crede. Sempre più vicina la candidatura a capitale italiana della cultura. La Provincia, che ha lanciato quella che, per ora, è solo una proposta, incassa l’ok dell’amministrazione.
Come ricordato dal nostro giornale, il Mibact ha pubblicato il bando per assegnare il titolo di capitale italiana della cultura per il 2016 e il 2017. La domanda per presentare il dossier di candidatura andrà inviata entro il 31 marzo, mentre entro il 30 aprile saranno scelti i progetti finalisti. La Provincia è scesa in campo a sostegno della città romana.
«E’ una chance per Aquileia ed è anche motivo di orgoglio – dice il sindaco Gabriele Spanghero –. Per raggiungere il traguardo questa sfida dovrà trasformarsi in un momento di aggregazione e impegno collettivo. È importante presentare proposte costruttive senza inutili conflitti pregressi. In caso contrario invece di promuovere il nome di Aquileia si rischierebbe di ottenere l’effetto opposto.
Se decidiamo di andare avanti, l’obiettivo va condiviso da tutti, dobbiamo fare in modo che questa diventi un’opportunità per fare rete. L’operazione potrebbe rappresentare un’ottima occasione per la crescita turistica di tutta la regione». L’assessore al turismo ed ex presidente della Fondazione Aquileia, Alviano Scarel, aggiunge: «È una proposta interessante, opportunità che va colta. Aquileia è la sintesi della storia e dell’arte della regione, una cittadina con un grande patrimonio che merita di essere riconosciuto anche a livello nazionale.
È un simbolo, non per nulla è stata la prima città a essere riconosciuta dall’Unesco in Fvg. Tutti assieme dobbiamo lavorare per raggiungere l’obiettivo, superando le posizioni politiche». La Provincia sta per inviare ai soggetti che operano ad Aquileia una lettera illustrativa.
«Potremmo inaugurare un nuovo percorso – dice il vicepresidente della Provincia, Mattiussi –. Tutti i portatori di interesse, seguendo il bando, potrebbero portare loro competenze e idee progettuali per un obiettivo comune e condiviso. Non deve risultare una progettualità calata dall’alto, ma un’iniziativa che vede coinvolto anche il settore economico. La parola d’ordine deve essere coesione sociale. Ci sono 2 mila anni di storia ad Aquileia, dobbiamo valorizzarla. Se la città romana dovesse diventare la città della cultura 2016 i benefici sarebbero immediati».
Entro luglio saranno individuate due città cui sarà conferito il titolo di capitale italiana della cultura: una 2016, l’altra 2017. Riceveranno un finanziamento di un milione per realizzare attività di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, miglioramento dei servizi turistici e riqualificazione urbana.
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23 febbraio 2015
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