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    Ancora vandali: svastiche su un muretto

    Scoperte anche parole blasfeme tracciate con uno spray davanti al parco giochi. Il vicesindaco va dai carabinieri. Giunta straordinaria: condanna unanime

    di Elisa Michellut

    AQUILEIA. Nella città romana è caccia ai vandali. Lunedì, sul muro davanti al parco giochi di via Gramsci, è comparsa un’altra scritta blasfema e sono state disegnate alcune svastiche. È il terzo episodio in meno di un mese.

    Nella notte tra venerdì e sabato, svastiche e una bestemmia erano state tracciate, sempre con lo spray nero, anche sul grande pannello collocato davanti all’ingresso del porto fluviale, che riporta la motivazione in base alla quale Aquileia è stata dichiarata patrimonio Unesco.

    Il pannello in questione è stato donato al Comune dal Lions club di Cervignano Palmanova. Lo scorso mese di ottobre, era stata presa di mira la sede dell’associazione giovanile Koinè.

    Lunedì mattina, il vicesindaco Luisa Contin si è recata dai carabinieri e ha sporto denuncia contro ignoti. Intanto, sempre ieri, si è riunita la giunta in seduta straordinaria per discutere dell’accaduto. «Abbiamo trovato un’altra scritta  – afferma il vicesindaco –, accompagnata da alcune svastiche, in via Gramsci, davanti al parco giochi. Abbiamo ritenuto urgente rimuoverla immediatamente. È stata ripulita subito dagli operai comunali, che hanno provveduto a pulire anche la scritta sopra il pannello Unesco (nei giorni scorsi era stata coperta con un telo). La condanna nei confronti di questi episodi è unanime. Anche l’opposizione, non solo la maggioranza, è concorde nel dire che quanto accaduto è estremamente grave».

    I carabinieri della stazione stanno cercando di risalire ai colpevoli e intanto il Comune lancia un appello ai residenti. «Invitiamo i cittadini – dice il vicesindaco – a collaborare con le forze dell’ordine per risalire all’identità dei responsabili. Ogni movimento sospetto va segnalato a chi di dovere. Ringrazio i carabinieri, primi ad accorgersi della scritta sul pannello Unesco».

    L’ipotesi del gruppo eversivo è ancora aperta. «Nei prossimi giorni – annuncia Contin – ci attiveremo per capire se dietro quello che è accaduto può esserci un disagio. Qualche volta si tratta di grida d’aiuto».

    Secondo il vicepresidente della Provincia, Franco Mattiussi, «si tratta di persone che si divertono a imbrattare il patrimonio pubblico dimostrando anche una scarsa cultura. La svastica – spiega Mattiussi – è stata disegnata al contrario e questo dimostra anche un’assoluta ignoranza».

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    18 novembre 2014

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/