GRADO. L’ipotesi di legge regionale per la formazione delle Unioni territoriali Intercomunali è destinata ad avere una ricaduta alquanto importante per tutti, compresi i cittadini e gli impiegati del Comune di Grado. Lo ricordano quelli della lista civica “Grado Domani” con una nota a firma del coordinatore, Renato Bonaldo. Nonostante l’importanza della questione, “Grado Domani” dice che la politica gradese si disinteressa dell’argomento demandando al sindaco ogni decisione in merito. «Maricchio – dice Bonaldo – che evidentemente non ha letto o non ha capito, parla di Aquileia e del Collio e di offerta turistica integrata; in realtà la semplice lettura della bozza fa capire che le funzioni che andranno all’Unione non trattano il turismo, ma sono l’edilizia scolastica, l’organizzazione e gestione dei servizi scolastici, la Polizia locale e la gestione del sistema locale dei servizi sociali». La vera questione sul tavolo è che Grado deve scegliere se andare con il Basso Isontino o con parte della Bassa friulana. «Visto il riferimento ai servizi sociali – aggiunge Bonaldo – che sicuramente sono collegati alle attività di Distretto sanitario con Grado che fa parte del Distretto Basso Isontino, non sarebbe più logico far parte di tale ambito? In un contesto simile a quello che si andrà a costituire nella Bassa, con molti Comuni di piccole dimensioni, Grado non conterebbe quasi niente». La proposta di Bonaldo è un invito all’amministrazione gradese a organizzare un’assemblea pubblica per una scelta condivisa.(an.bo.)
27 ottobre 2014
http://ilpiccolo.gelocal.it/