«Questa storia dunque la voglio da me raccontare, come un cantastorie che abbia raccolto varie memorie altrui facendole proprie, senza che mai – s’intende – debba venir fuori il mio nome. Il motivo di questa reticenza è facile da intendersi: per tutti sono il Milite ignoto ed è opportuno che, anagraficamente parlando, io rimanga tale.»
È un passo de “La storia (quasi vera) del Milite Ignoto” (Donzelli editore, 2014), romanzo scritto come un’autobiografia da Emilio Franzina e che verrà presentato in anteprima nazionale martedì alle 18 ai Musei provinciali di Gorizia (Borgo Castello 13), da Mario Isnenghi e Lucio Fabi. Franzina, storico per mestiere e narratore per passione, riempie le pagine del romanzo di storia e letteratura e, attingendo ai documenti del periodo 1914-18, ricostruisce la biografia di un soldato morto nella Grande guerra e mai identificato. Gorizia accoglierà la presentazione del romanzo proprio perché nella stessa Gorizia, tra il 18 e il 25 ottobre 1921, giunsero dai diversi luoghi del fronte italiano, le undici salme, dalle quali venne scelto il Milite Ignoto, in seguito sepolto all’Altare della Pace di Roma. Le salme raccolte nella chiesa di Sant’Ignazio erano vegliate da un picchetto d’onore fino al 27 ottobre, quando, in un imponente corteo, vennero fatte sfilare per la città prima di partire verso Aquileia, dove il giorno successivo Maria Bergamas indicò la salma destinata a rappresentare tutti i caduti italiani senza nome. Il 4 novembre, all’altare della Patria di Roma, si conclusero le celebrazioni con la tumulazione della salma.
24 ottobre 2014
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