La mostra Leoni e Tori della Persia ha registrato 32 mila presenze in 4 mesi Serracchiani: la diplomazia dell’arte varata con il Governo dà i risultati attesi
di Elisa Michellut
Visitatori più che raddoppiati, al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, grazie al progetto “Archeologia Ferita”, il cui obiettivo è rafforzare, tramite la cultura, i rapporti con diversi Paesi. Il museo aquileiese balza al sessantaduesimo posto nella classifica nazionale dei musei italiani più visitati. L’esposizione “Leoni e tori dall’antica Persia ad Aquileia”, ideata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo Museale Fvg, il National Museum of Iran e l’Iranian Cultural Heritage Handcrafts and Tourism Organization, chiude con un bilancio di oltre 32 mila visitatori in soli 4 mesi. Un record, soprattutto se si pensa che la media dei biglietti staccati al museo aquileiese, negli ultimi 5 anni, è stata di 30 mila visitatori in un anno. «Durante i mesi coperti dalle due mostre (da dicembre 2015 a ottobre 2016) al Museo Archeologico – ha spiegato, ieri, durante la conferenza stampa nella sede della Regione, a Udine, il presidente della Fondazione, Antonio Zanardi Landi – sono stati registrati 50 mila visitatori, il che ha significato entrate considerevoli per l’erario e un contributo significativo per un balzo in avanti nella classifica dei musei più visitati. Si è passati, secondo i dati Mibact, dalla centoventesima posizione nel 2014 alla centunesima nel 2015, con 41 mila visitatori. Quest’anno, se, come auspicato in base ai dati, ci attesteremo sulle 70 mila presenze il museo salirà al sessantaduesimo posto. Merita anche citare i 2.600 partecipanti alle visite guidate gratuite, e gli oltre 600 studenti delle scuole che, grazie alla proroga, hanno potuto visitare la mostra a settembre e ottobre». Zanardi Landi ha annunciato che, il prossimo mese di giugno, sarà organizzata una mostra sugli imperatori romani nati in Serbia, con reperti provenienti da Felix Romuliana (l’odierna Zajecar). «Queste esposizioni – ha aggiunto il presidente – e anche quella “Made in Roma and in Aquileia”, che si aprirà a gennaio a Palazzo Meizlik, possono essere considerate efficaci azioni di promozione del sistema Nord-Est. Aquileia è, per la prima volta, al centro di azioni di diplomazia culturale in grado di accompagnare l’azione del governo e della Regione». Ottimo bilancio per il biglietto unico, che consente di entrare nei musei e nelle aree a pagamento usufruendo di un risparmio e di particolari sconti: da giugno a settembre sono stati venduti 5439 biglietti unici contro i 2886 del 2015. «Il 2016 – hanno annunciato il presidente Zanardi Landi e il direttore, Cristiano Tiussi – si chiuderà con circa 10 mila biglietti unici venduti. L’obiettivo per il 2017 è di 30 mila biglietti». Soddisfatta la presidente della Regione, Debora Serracchiani. «Oltre 32 mila visitatori in quattro mesi – il suo commento – è un risultato straordinario ma è solo la punta di diamante di un lavoro più complesso che stiamo facendo su Aquileia e che prevede di mettere a sistema tutte le grandi risorse culturali e archeologiche dell’area. Puntiamo al rafforzamento della visibilità nazionale e internazionale che arriva al Fvg da esposizioni di questo prestigio, grazie alla collaborazione con il Ministero e al lavoro di sinergia con il territorio per trascinare anche il rilancio economico dell’area». Serracchiani ha ricordato il finanziamento da 1 milione e mezzo di euro concesso dal Mibact per la sistemazione dei locali del museo. I lavori partiranno a breve e termineranno nella primavera 2018, come ha reso noto il direttore del Polo museale Fvg, Luca Caburlotto. Il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, ha ringraziato «tutti coloro che hanno collaborato per riportare la città romana al ruolo che ha avuto per secoli». Alla conferenza stampa erano presenti anche Mariacristina Cedrini, segretario generale di Fondazione Bracco e Piero Petrucco, del comitato di presidenza di Confindustria Udine.
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01 novembre 2016
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